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Venerdì, 26 Aprile 2024
La protesta

Alla Camera lo striscione contro Lorenzo Fontana: "No a un presidente omofobo pro Putin"

A esporlo sono stati alcuni deputati Pd. Lo striscione è stato poi sequestrato dagli assistenti parlamentari

"No a un presidente omofobo pro Putin". È quanto si legge su uno striscione esposto questa mattina sui banchi dell'aula di Montecitorio Alessandro Zan e Rachele Scarpa, del Pd, appena iniziata la seduta per l’elezione del presidente. Gli assistenti parlamentari, intervenuti prontamente, hanno sequestrato lo striscione, chiaramente riferito a Lorenzo Fontana. 

"All’inizio della seduta abbiamo esposto in aula questo striscione" scrive sul suo profilo Facebook la deputata Rachele Scarpa. "Non dimentichiamo le simpatie di Lorenzo Fontana per Vladimir Putin, il suo citarlo come modello morale a cui l’Occidente avrebbe dovuto rivolgersi, la sua partecipazione come osservatore al referendum farsa per l’annessione russa della Crimea, le sue magliette in cui chiedeva il taglio delle sanzioni alla Russia".

E ancora, prosegue Scarpa: "Non dimentichiamo il World Congress of Families a Verona, fortemente voluto da Fontana. Non dimentichiamo le sue posizioni discriminatorie, misogine, reazionarie. Da quel giorno Verona ha cambiato volto: da pochi giorni ha aderito alla Rete Ready, contro le discriminazioni. Lorenzo Fontana non è cambiato affatto. Non ci rappresenta». Dopo pochi secondi i funzionari della Camera hanno strappato lo striscione dalle mani dei due deputati dem ma foto e video hanno fatto in pochi minuti il giro dei social e del Web".

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