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Venerdì, 26 Aprile 2024

Alitalia, appello della Gabanelli: "Non fate pagare a noi cittadini questo disastro"

La storica conduttrice di Report fa un appello: "Alitalia è ora un’azienda privata e va trattata come tutte le altre aziende private"

Sul sito Corriere.it Milena Gabanelli si appella alle istituzioni: "Non fateci pagare ancora il disastro di Alitalia". La situazione in cui si trova Alitalia è drammatica:  "La situazione e' drammatica - ammette il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso -. C'e' il rischio di discontinuita' aziendale. Dobbiamo scongiurare a tutti i costi il ricorso alla legge Marzano, perche' mette gli aerei a terra con tutte le conseguenze che si possono immaginare''.

"Alitalia è stata svenduta nel 2008 per non rimetterci più, e ci siamo accollati  4 miliardi di debiti. Ora - dice Milena Gabanelli - ci viene richiesto di diventare azionisti. Azionisti di un problema, perché se fosse un buon affare non chiederebbero di certo allo Stato italiano di togliergli una parte di profitto…come dire, “nazionalizza il debito e privatizza il profitto”.

"Ora basta, è ora di nazionalizzare Alitalia"

In base al codice civile e alle norme Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac) Alitalia deve dimostrare “continuità aziendale”, deve cioè provare di non essere insolvente o illiquida. I Capitani Coraggiosi questa continuità la prospettano su carta. Solo che poi, anno dopo anno, le previsioni non si avverano mai e le perdite aumentano. I bilanci sono sempre piu’ difficili da giustificare ai fornitori, alle banche e all’ENAC.

Alitalia ha debiti per circa 1 miliardo ed un capitale sociale che nel migliori dei casi è di circa 200 milioni. Come fa a rispettare il principio di continuità aziendale quando la compagnia ha ancora soldi per poche settimane, e nei primi 6 mesi di quest’anno ne ha persi 294, circa il 50% in più dell’analogo periodo dell’anno precedente?

Alitalia resta a terra: arrivano le Ferrovie

In pratica, sostiene Milena Gabanelli, i cosiddetti "Capitani Coraggiosi" gradirebbero che fosse lo Stato a entrare nel capitale sociale attraverso la Cassa Depositi e Prestiti oppure attraverso le Ferrovie. A garantire sarebbero come sempre i normali cittadini, che pagano fior di tasse. Così se Alitalia perderà ancora montagne di soldi, loro non ci perderebbero un euro. Gli italiani invece continuerebbero a pagare.

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La storica conduttrice di Report chiude con un appello:

Alitalia è ora un’azienda privata e va trattata come tutte le altre aziende private. Deve ristrutturare il proprio debito e diluire gli azionisti che non parteciperanno a nuovi aumenti di capitale. “Capitani tornate a bordo, cazzo!” È quella la strada per attirare capitali e partner internazionali. E se gli azionisti e creditori di Alitalia non accetteranno questa soluzione velocemente l’azienda fallirà. La cosa ci farebbe naturalmente dispiacere, ma qualcuno pensa che se Alitalia venisse venduta o chiusa, la gente non verrebbe più in vacanza in Italia? Già adesso ci si arriva con altre compagnie, e altre compagnie certamente sostituiranno i voli Alitalia economicamente sostenibili.

Fonte: Corriere.it →
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