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Venerdì, 26 Aprile 2024

Schiavi nel negozio cinese, tra topi e stipendi da fame: "Turni di 12 ore per 500 euro"

La denuncia di tre dipendenti di un centro commerciale di Bagheria

"Siamo stati trattati come schiavi, lavoravamo in condizioni igienico-sanitarie pessime. A terra c'era merce ovunque: spazzatura, topi, scarafaggi, escrementi di animali. E alcuni uffici del centro commerciale si erano trasformati in veri dormitori. Abbiamo scoperto che c'erano dei dipendenti cinesi, oltre a noi, che là dentro dormivano e mangiavano". 

È quando denunciano alle Iene alcuni dipendenti di un centro commerciale di Bagheria (Palermo). I giovani commessi Enza, Giuseppe e Antonio, sarebbero stati impiegati senza un regolare contratto di lavoro. "Facevamo di tutto, anche pulire i bagni, per 550 euro. Pagati mensilmente e in contanti, sempre in nero. Erano pochi soldi, ma sicuri. Non avevamo un contratto di lavoro", raccontano nel servizio andato in onda ieri sera su Italia 1.

Dipendenti tuttofare, ma senza alcuna tutela. Perché in Sicilia - e in particolare nel palermitano - trovare un lavoro è un vero e proprio miraggio, e a volte chi è disoccupato sceglie di accontentarsi.

I lavoratori si sono poi rivolti ad un avvocato per rivendicare i loro diritti. E la società cinese - che intanto ha aperto altri cinque locali a Palermo - è stata condannata a pagare gli arretrati per decine di migliaia di euro. I giovani lavoratori però non hanno mai ricevuto i soldi dovuti. L’inviata del programma Mediaset si è recata dai responsabili, senza però ricevere alcuna risposta.  

Fonte: Le Iene →
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