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Venerdì, 26 Aprile 2024
Australia

Il turista espulso per aver organizzato un rave a Capodanno nonostante il Covid

Destinatario del provvedimento un cittadino francese di 29 anni, in Australia con un visto vacanza-lavoro. “Le persone che sono ospiti in questo paese devono fare la cosa giusta durante la pandemia, proprio come devono fare gli australiani”, ha detto il ministro dell’immigrazione Alex Hawke”

Un turista francese è stato espulso dall’Australian Border Force, l’agenzia incaricata del controllo delle frontiere in Australia, per aver partecipato all'organizzazione di una festa di Capodanno illegale, nonostante le norme anti-Covid, nello stato del Queensland. “Le persone che sono ospiti in questo paese devono fare la cosa giusta durante la pandemia, proprio come devono fare gli australiani”, ha detto il ministro dell’immigrazione Alex Hawke.

Il turista, un giovane di 29 anni in Australia con un visto per vacanza-lavoro, è accusato di aver organizzato un rave illegale che ha attirato più di mille persone tra i boschi a ovest di Noosa, tra il 31 dicembre e il 2 gennaio, nella foresta di Gallangowan. L’espulsione del 29enne è conseguenza di una vasta operazione della Australian Border Force nell’ambito dei controlli relativi alle misure di contenimento della pandemia. 

"L'ABF non tollererà i cittadini non australiani che scelgono di impegnarsi in attività criminali o comportamenti preoccupanti, in particolare per quanto riguarda le restrizioni COVID-19 che possono avere un effetto devastante per la nostra comunità", ha detto il comandante Steven Darby, responsabile dell’operazione. A maggio è stata istituita l’operazione Baritone, per garantire che le persone in possesso di visto rispettino le normative governative per la quarantena obbligatoria, l’autoisolamento e il distanziamento sociale: da allora, ha detto Darby, sono già un centinaio le persone che hanno ricevuto un avviso formale o sono già state rimpatriate. 

Il turista francese espuldo per aver organizzato un rave illegale a Capodanno nonostante il covid

Il personale di una piantagione della zona ha scoperto la festa il giorno dopo, scattando foto per documentare la devastazione che il gruppo si era lasciato alle spalle e fornire così prove utili alle polizia sugli organizzatori del rave.

Una pratica purtroppo molto diffusa, come ha denunciato un portavoce dell’azienda: quel raduno infatti è solo uno dei tanti, fanno sapere, che negli ultimi anni si sono tenuti sul territorio, tra roghi illegali, rifiuti, feci insepolte, addirittura alberi tagliati per creare un’area più vasta dove potersi assembrare.

Il party illegale si è tenuto appena una settimana prima che la città di Brisbane andasse in lockdown dopo la scoperta di un caso della nuova variante di coronavirus, contratto da una donna delle pulizie. 

Il visto vacanza-lavoro del 29enne è stato intanto cancellato e martedì è stato scortato in aeroporto e messo su un aereo che lo ha portato via dall’Australia. Il turista è stato epsulso ai sensi del Migration Act 1958 che stabilisce "se un titolare di visto è un rischio per la salute, la sicurezza o il buon ordine della comunità australiana, il visto può essere soggetto a cancellazione e può essere rimosso".

“Ci auguriamo che questo mandi un messaggio forte a coloro che pensano di poter organizzare o partecipare ad attività spericolare di questo genere”, ha detto il comandante Darby. Non è stato l’unico e il numero dei cittadini stranieri espulsi potrebbe aumentare, ha detto il ministro Hawke. 

Fonte: Abc News →
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