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Lunedì, 29 Aprile 2024
Dispositivi medici

Sono oltre 30 le terapie digitali già approvate nel mondo

Intelligenza artificiale, algoritmi e app per supportare il medico nell’assistenza e nella cura dei pazienti

Utilizzare i software di ultima generazione al posto di un farmaco e aumentare la portata delle nuove tecnologie in sanità per aiutare gli specialisti nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione. Sono oltre 30 le terapie digitali - Digital therapeutics o Dtx, interventi terapeutici indicati per una specifica patologia e delineati per modificare la condotta disfunzionale di un paziente per migliorare gli esiti della sua malattia -, già approvate dalle autorità nel mondo. Si spazia dalla disassuefazione dal fumo (Giappone) al diabete di tipo I e II (Stati Uniti, Canada, Ue, Australia e Israele), dalla depressione (Stati Uniti, Svizzera e Germania) al dolore alla schiena (Stati Uniti ed Europa) all’incontinenza urinaria (Stati Uniti).

Sfide e vantaggi per la nuova sanità

L’Osservatorio Terapie Avanzate, progetto dedicato alle nuove biotecnologie, spiega che "le terapie digitali si adattano agli stili di vita dei pazienti per migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e i risultati clinici. In particolare, "nell'ultimo decennio i progressi sono stati numerosi e hanno toccato ambiti differenti: l'utilizzo dei videogiochi per il trattamento di disturbi dell’attenzione, supporti mobile e app per la gestione delle patologie croniche e dell’assunzione di farmaci, sensori per la raccolta di dati".

Soprattutto, proseguono gli esperti, "le terapie digitali tendono a dedicarsi a malattie che la medicina classica non è in grado di curare, ma che richiedono percorsi assistenziali lunghi, come ad esempio le patologie croniche (dipendenze, ipertensione, asma) o i disordini neurologici".

E ancora, "è possibile utilizzarle in modo indipendente o insieme ad altri farmaci e terapie per ottimizzare i risultati. Possono essere più economiche delle terapie convenzionali e i ricercatori stanno studiando metodi innovativi per comprendere il valore clinico - sicurezza, efficacia, rischi, destinazione d'uso - delle terapie digitali".

L’Italia accelera sull'innovazione

Mentre gli Stati Uniti trainano il settore, in Europa la classificazione del comparto è più rigorosa. E in Italia? Qui nel 2022 è entrato in vigore un nuovo regolamento sui dispositivi medici che ha reso più difficile, rispetto al passato, la registrazione di sistemi che non presentino studi con risultati di sicurezza ed efficacia solidi.

A maggio 2023, inoltre, è stato creato l’Intergruppo parlamentare sanità digitale e terapie digitali, presieduto da Simona Loizzo, medico e deputata della Lega, per colmare il divario sulla salute e le terapie digitali che l'Italia ha rispetto ad altri paesi. "Uno degli obbiettivi di questo gruppo è proprio quello di produrre una legge entro 18 mesi, regolamentando meglio il settore e rendendo le terapie digitali davvero fruibili", puntualizza Loizzo.

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