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Domenica, 28 Aprile 2024
diete feline

Anche i gatti sono diventati vegani

Nonostante i gatti siano tra i carnivori più iconici al mondo una nuova ricerca conferma che gli alimenti a base di proteine vegetali non sembrano compromettere la salute dei nostri felini domestici

Strano, ma vero, i gatti vegani non sembrano passarsela poi così male. Nonostante siano tra i carnivori più iconici al mondo, infatti, anche i felini possono sopravvivere con una dieta priva di proteine animali. E un sondaggio realizzato tra proprietari di gatti allevati con un'alimentazione priva di carne, uova e latticini rivela che sul piano della salute e della qualità di vita non stanno peggio dei colleghi carnivori, anzi, se pur di poco, sembrano cavarsela anche meglio. 

Lo studio è stato pubblicato su Plos One da un team di ricercatori dell’Università di Winchester e dell’Università Ludwig Maximilian di Monaco, ed è basato sulle risposte fornite da 1.369 proprietari di gatti, a cui è stato chiesto di descrivere lo stato di salute del loro animale da compagnia e la dieta con cui viene cresciuto. Il 9% dei partecipanti ha dichiarato di nutrire il proprio gatto unicamente con prodotti vegani, un’alternativa a crocchette e alimenti per gatti tradizionali sbarcata sul mercato negli ultimi anni, e basata sull’utilizzo di proteine vegetali, come funghi e legumi. 

A motivare la ricerca è il fatto che diversi professionisti della salute animale negli ultimi anni si sono dichiarati scettici sull’utilizzo di questa nuova tipologia di alimenti per gatti, che si allontanano dalla dieta completamente carnivora che caratterizza i felini che crescono in natura. Come dicevamo, i risultati dello studio sembrano fugare ogni dubbio: tenuto conto di tutti i fattori che possono influenzare la salute di un gatto – come l’età, il fatto che sia o meno sterilizzato, ecc… - gli animali cresciuti con una dieta rigidamente vegana se la cavano alla pari, se non meglio dei mici carnivori, sotto una moltitudine di punti di vista: vanno meno spesso dal veterinario, utilizzano meno farmaci, e hanno una maggiore probabilità che il loro veterinario li definisca come animali “in salute”. 

Il 42% dei gatti carnivori che hanno partecipato allo studio soffriva inoltre di almeno una tra 22 comuni patologie feline selezionate dai ricercatori, contro il 37% dei gatti vegani. Tirando le somme, le differenze emerse sono statisticamente troppo contenute per essere considerate significative, ma indicano comunque che la dieta vegana, quanto meno, non dovrebbe compromettere lo stato di salute di questi animali. Per ammissione degli autori, lo studio presenta diversi limiti metodologici che riducono l’affidabilità dei risultati (non ultimo, il fatto che le informazioni sullo stato di salute degli animali fossero fornite dagli stessi proprietari, responsabili per la scelta di una dieta alternativa per i proprio cuccioli). Il quadro che emerge, comunque, è coerente con quello tratteggiato da diverse altre ricerche recenti, e rafforza l’idea che un alimentazione priva di proteine animali, se bilanciata, non dovrebbe rappresentare un rischio per la salute dei nostri felini domestici. 

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