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Domenica, 28 Aprile 2024
Clima arroventato

L'effetto a catena in Europa dello scioglimento dei ghiacciai nell'Artico

Lo scioglimento dei ghiacciai dell'Artico modifica le correnti nel Nord dell'Atlantico, dando il via a una serie di reazioni a catena climatiche che aumentano le probabilità di un'estate calda e secca sul continente europeo

È possibile prevedere in anticipo l’arrivo di un’estate particolarmente bollente? Sì, almeno stando ai risultati di uno studio del National Oceanic Center di Southampton, appena pubblicati sulla rivista Weather and Climate Dynamics. Secondo gli scienziati inglesi, infatti, l’aumento di acqua dolce che viene immessa nell’Atlantico del Nord dallo scioglimento dei ghiacci artici è in grado di innescare una cascata di eventi climatici che determinano l’arrivo di una stagione estiva calda e asciutta nel continente europeo. 

Lo studio muove i passi dai risultati di ricerche precedenti, che avevano suggerito una connessione statistica tra la quantità di ghiaccio che si scioglie alle latitudini più settentrionali, e le temperature estive nell’Europa del Sud. Il meccanismo che lega i due fenomeni, però, rimaneva poco chiaro. E per questo, i ricercatori hanno utilizzato un ampio set di dati osservazionali per analizzare gli effetti dello scioglimento dei ghiacci artici sui processi climatici che coinvolgono il Nord dell’Atlantico e il continente europeo. 

Le loro analisi rivelano che le anomalie nello scioglimento dei ghiacci (i periodi cioè in cui si scioglie più ghiaccio della norma) producono una reazione a catena, che coinvolge la corrente nord atlantica (una corrente oceanica di acqua calda alimentata dalla corrente del golfo) e influenza la circolazione dei venti nella troposfera, provocando condizioni associate ad estati calde e asciutte sul continente europeo, in particolare nelle regioni più meridionali. L’associazione tra i due fenomeni è tanto robusta che, a detta dei ricercatori, è possibile prevedere le temperature che arriveranno in estate, basandosi sulle misurazioni della quantità di ghiaccio scioltosi nell’artico l’anno precedente.

In futuro, quindi, il riscaldamento globale è destinato non solo ad aumentare le temperature europee, ma anche a sciogliere quantità sempre maggiori di ghiaccio nelle zone più settentrionali, contribuendo così a rendere le estati europee ancora più calde. Anche quest’anno, comunque, le previsioni dei ricercatori non portano buone notizie. “Anche se il Regno Unito e il Nord Europa hanno sperimentato un’estate inusualmente fredda e umida nel 2023, in Groenlandia le temperature sono state sopra la media, e questo ha aumentato l’apporto di acqua dolce nel Nord dell’Atlantico”, spiega Marilena Oltmanns, tra gli autori dello studio. “Basandoci sulla catena di eventi che abbiamo identificato, ci aspettiamo che le condizioni atmosferiche e oceaniche saranno favorevoli quest’anno all’arrivo di un’estate particolarmente calda e secca nell’Europa meridionale”. 

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