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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gli uomini preistorici non vivevano di caccia, ma di tuberi e vegetali

Una nuova ricerca rivela che gli uomini che abitavano le Ande Peruviane oltre 9mila anni fa seguivano una dieta basata quasi completamente sul consumo di tuberi selvatici

Prima dell’invenzione dell’agricoltura, che ha permesso la nascita dei primi grandi insediamenti umani, i nostri antenati sopravvivevano in piccoli gruppi, sostentandosi con quello che potevano raccogliere in natura, e dando la caccia ad animali grandi e piccoli. Questo stile di vita che ha fatto definire i nostri antenati (e le popolazioni indigene che continuano a praticarlo ancora oggi) cacciatori-raccoglitori, un termine che viene però messo oggi in discussione da un nuovo studio guidato dagli archeologi dell’Università del Wyoming. Come spiegano sulle pagine di Plos One, infatti, la dieta delle antiche popolazioni andine era basata preponderantemente sul consumo di vegetali, al punto da far proporre ai ricercatori americani l’inversione del paradigma attuale, con l’adozione del termine raccoglitori-cacciatori per identificare le prime comunità umane. 

Lo studio

La ricerca è stata realizzata analizzando i resti di 24 antichi abitanti delle Ande, risalenti a oltre novemila anni fa, portati alla luce sulle montagne peruviane nei siti archeologici di Wilamaya Patjxa e Soro Mik'aya Patjxa. Utilizzando delle innovative tecniche di analisi della composizione delle ossa e dei denti di queste antiche mummie, integrati con le informazioni archeologiche raccolte nei loro siti di sepoltura, i ricercatori sono riusciti a ricostruire a grandi linee la dieta che devono aver seguito in vita. 

“È opinione comune che le società dei primi esseri umani fossero basate sulla caccia, un’idea che ha portato allo sviluppo di una moltitudine di mode alimentari basate su un’alimentazione iper-proteica, come la paleodieta”, spiega Randy Haas, archeologo dell’Università del Wyoming che ha coordinato la ricerca. “Le nostre analisi rivela invece che la loro alimentazione era composta per l’80% da alimenti vegetali, e appena per il 20% di carne”. 

Tuberi e vegetali

I dati archeologici disponibili per queste antiche popolazioni che abitavano le Ande peruviane tra i novemila e i 6.500 anni fa attestano in effetti che la caccia di animali di grandi dimensioni veniva praticata e che quindi la carne integrasse, almeno in certa misura, la loro dieta. Ma stando ai risultati del nuovo studio il ruolo svolto dalla carne era del tutto secondario: l’ingrediente principale sulle tavole di questi antichi esseri umani erano infatti patate e altri tuberi selvatici locali. Il consumo di animali di piccola taglia, invece, era virtualmente sconosciuto, almeno in questa parte del mondo. 

Si tratta di risultati inaspettati per Haas e il suo team, che costringono quindi a ripensare da capo il ruolo svolto dalla caccia e dal consumo di alimenti animali nella vita dei primi esseri umani, e forse più in generale nello sviluppo della nostra specie: almeno sulle Ande, infatti, per migliaia di anni sembra che sia stata la raccolta di tuberi e vegetali a garantire la sopravvivenza degli esseri umani. “Gli archeologi, me compreso, sono stati sviati per molto tempo da pregiudizi sull’alimentazione degli antichi Homo Sapiens nella regione andina – conclude Haas – e quindi è probabile che in futuro ricerche come la nostra svolte in altre parti del mondo mostreranno, allo stesso modo, che gli archeologi hanno preso degli abbagli anche altrove”. 

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