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Ferrarelle, l’azienda più sostenibile nel settore delle acque minerali

Tra luci e ombre, il brand si colloca come il più sostenibile: un successo tutto italiano

Ce la ricordiamo da sempre per la scritta bianca in corsivo sullo sfondo rosso fiammante. Ma anche per il packaging verde acqua, prima in vetro e poi in plastica. E per lo slogan inconfondibile: “Liscia, gassata o… Ferrarelle”, a testimonianza di come fosse una tipologia di acqua completamente diversa, con quel gusto effervescente naturale inconfondibile. Un vero e proprio miracolo della natura che non è passato di moda.

L’azienda è nata nel 1893 a Riardo, in Campania ma la sede principale è a Roma. Il suo nome rimanda all’antica Abbazia di Santa Maria della Ferraria, dove sorge lo stabilimento dell’acqua. Ferrarelle vuol dire infatti “piccola Ferraria”, ossia ferriera.

L’azienda di acqua più sostenibile

Oggi l’azienda sta vivendo un periodo di grandi successi, ma al contempo di forti tensioni al suo interno. Da un lato il suo valore è confermato dalla vittoria del premio Sustainability Award 2021, ricevuto da Credit Suisse, Kon Group e Forbes per l’onorevole motivo di collocarsi tra le prime dieci aziende italiane che hanno fatto dello sviluppo sostenibile parte integrante della propria filosofia, predisponendo processi, sistemi e risorse in modo da ridurre il proprio impatto ambientale. Non a caso, una ricerca dello scorso anno, dal nome  #WhoCaresWhoDoes sulla Sostenibilità e le preoccupazioni ambientali afferma che Ferrarelle è il brand più sostenibile del mercato delle acque minerali e il terzo in assoluto nel settore dei FMCG (“fast moving consumer goods” – beni di largo consumo).

Il dissenso dei lavoratori

Dall’altro lato uno scontro tra i vertici e i lavoratori potrebbe sfociare in un clima di stress. Da martedì, i 140 dipendenti della società di acque minerali sono fermi, fuori dai cancelli in segno di protesta.
Un forte dissenso generale che va identificato dapprima nel ricorso al continuo turnover del personale (un numero sempre più alto di stagionali in seguito ai pensionamenti continui della società) ma anche e soprattutto all’allontanamento della società dai sindacati, tenuti all’oscuro da un nuovo piano di assunzioni. Il mancato confronto ha portato a un disagio continuo e i lavoratori minacciano la permanenza di fronte alla sede di Riardo anche durante le vacanze di Natale, se necessario.

Una società benefit, riconosciuta da tutti come sostenibile e innovativa, che deve però affrontare il rispetto dei diritti dei propri lavoratori. Solo il tempo saprà confermare questa leadership innata dell’azienda.

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