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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Serie A, Olimpia Milano: Messina dice la sua sull'Eurolega. E su Gallinari...

Il coach dei campioni d'Italia ha aperto ad un futuro biancorosso per la stella italiana dei Celtics: "Se in futuro starà bene e avrà voglia di chiudere la carriera qui..."

L'Eurolega secondo Ettore Messina. Il coach dell'Olimpia Milano, in una lunga intervista sui canali social della competizione, ha fatto un quadro generale dell'evento, ripartendo dalla grande favorita: l’Anadolu Efes Istanbul. “Loro sono in questo momento la squadra da battere. A quelli che erano hanno aggiunto Clyburn, quindi credo su una competizione che dura 8-9 mesi loro siano quelli che al 90% vedremo alle Final Four con tutte le carte per provare a giocarsela. Poi ci sono tante squadre che vogliono provare a dire la loro però in questo momento la strada mi sembra molto lunga per tutti quanti”.

Per provare a dare fastidio alla squadra turca, in estate a Milano sono sbarcati anche due giocatori di grande pedigree come Davies e Pangos, due sui quali Messina conta di poter lavorare ancora per ottenere risultati importanti: “Quest’anno abbiamo, grazie a Brandon, una presenza maggiore in post-basso, già avuta con Melli nei playoff del campionato 2022. Dobbiamo lavorare in quella direzione lì, trovare il timing giusto, mescolare l’uso del pick&roll con il post basso o l’uscita dai blocchi per un tiratore come Brandon. Abbiamo molto da lavorare. Credo che lui e Pangos abbiano molti margini di crescita. Non voglio peccare di ottimismo, ma entrambi hanno e devono avere margini di miglioramento nel conoscere i compagni, nel capire quello vogliamo fare e come orientare la partita. Sicuramente hanno fatto delle buone cose fino adesso, soprattutto nelle ultime due trasferte di Eurolega, però già a Venezia erano affaticati e non sono stati brillantissimi. Serve trovare la continuità. Brandon ha probabilmente più abitudine perché l’anno scorso ha giocato tante partite, mentre Kevin ha giocato pochissimo l’anno scorso perché è stato in panchina a Cleveland, poi si è mosso per andare al CSKA ma alla fine non ci è andato. È un giocatore che non ha giocato per 6-7 mesi, quindi, deve ritrovare ritmo di gioco, abitudine ai contatti e per quello sono fiducioso che insieme possano ancora crescere”.

Messina ha quindi ribadito il motivo per cui dallo scorso anno, prima con Pozzecco e poi con Poeta, ha voluto nel suo staff una figura che ha calcato a lungo da giocatore il parquet: “È una cosa che ho visto fare in America e mi ha molto colpito. Io non ho giocato e non ho la capacità di avvertire quello che un giocatore prova in spogliatoio prima di una partita o in un momento difficile di una gara, Gianmarco e Peppe invece essendo giocatori che hanno fatto la transizione da giocatore ad allenatore hanno una grande percezione di quello che può provare il giocatore e poi hanno la capacità di mettere in relazione quello che prova il giocatore con quello che prova l’allenatore e cercare così di arrivare a fare delle scelte o prendere posizioni che possano essere utili per tutti quanti. C’è un confronto che personalmente mi ha aiutato molto a migliorare anche alla mia età”.

Il coach dell’Armani elogia anche l’operato del GM Stavropoulos: “Christos è una persona che ha grandissime qualità, tra cui un equilibrio che io non ho ed è un negoziatore clamoroso, non perde mai le staffe, conosce molto bene il mercato e il reale valore dei giocatori, ha ottimi rapporti con gli agenti. Per noi è una persona importantissima, siamo stati fortunati che abbia accettato di venire e mi fa molto piacere lavorare con una persona che ha così a cuore la squadra e non ha necessità di essere in prima fila”.

Messina chiude con una battuta su Danilo Gallinari e sulla possibilità non ancora vicina di un suo ritorno all’Olimpia: “Sinceramente non ne abbiamo mai parlato. Ha avuto questa sfortuna enorme di farsi male, ma fino a sei mesi fa era un giocatore che stava firmando un contratto pazzesco per essere una figura importante nei Boston Celtics. Speriamo che questa carriera lo porti a un recupero fisico completo e a giocare la prossima stagione lì. Se poi in salute e voglioso avrà voglia di chiudere la carriera qui, sicuramente credo che la proprietà ascolterà con molta attenzione. La speranza è sia che giochi bene in NBA sia una grande condizione per essere un grande giocatore all’Olimpia”.

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