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Martedì, 30 Aprile 2024
Basket

Serie A, il ritorno di Scafati 14 anni dopo

La società campana mancava dall'olimpo della pallacanestro italiana dal 2008. Nella prossima stagione giocherà in A il derby contro il Napoli

Trionfo Givova Scafati: torna in serie A di basket dopo 14 anni di assenza. L'ultima volta fu nel 2008, sempre sotto la gestione del patron Longobardi, che ha tenuto duro con passione e ha riportato il club in paradiso, vincendo Gara 5 dei play-off contro Cantù. Sono bastati due quarti disputati con cuore, grinta e muscoli per chiudere la pratica di gara cinque e conquistare la serie A in un PalaMangano gremito in ogni ordine di posto. La sfida finale dei play-off ha regalato grandissime emozioni ed ha avuto una sola protagonista: la Givova Scafati. La compagine dell’Agro ha infatti menato le danze sostanzialmente sin dalla palla a due, senza lasciare mai scampo agli avversari, che nonostante ogni strenuo tentativo di rimettere in piedi la contesa, hanno dovuto cedere il passo ai padroni di casa, che, trascinati dai propri tifosi, si sono imposti 73-60. Vittoria che l’intero team ha voluto dedicare alla mamma di patron Longobardi, prima tifosa del club, da tanti anni al seguito della squadra, che ha sempre creduto nel sogno chiamato serie A.

La partita

Le triple di Clarke e Monaldi portano subito avanti la Givova 6-6 al 3’ e poi 11-6 al 4’ in un PalaMangano infuocato, che scandisce ogni singola azione e trascina gli atleti in campo. Questi ultimi recuperano dal pubblico le energie necessarie a difendere e recuperare possessi preziosi. Lo statunitense Clarke è colui che maggiormente si esalta in questo contesto (14-6 al 6’).  I tanti fischi arbitrali spezzano la fluidità del gioco negli ultimi minuti del primo quarto in cui, facendo ruotare gli uomini a sua disposizione, coach Rossi trova forze fresche, fino a trovare la doppia cifra di vantaggio alla prima sirena (21-11).

Cournooh, Daniel e Rossato firmano il mini parziale di 7-0 che spinge sul 28-11 i gialloblù al 12’. Coach Sodini chiama time-out per disporre i suoi in zone-press a tutto campo: in tal modo, riescono a stoppare la fluidità del gioco scafatese e recuperare qualche prezioso possesso, che vale il 28-15 al 13’. Ma è un fuoco di paglia, perché Ikangi sfrutta il miss match e si rende protagonista, insieme al cecchino Clarke, dell’ulteriore parziale di 12-2, che mette in ginocchio i canturini (40-17 al 16’). Nei restanti minuti prima dell’intervallo c’è da segnalare solo un canestro, quello di Vitali, che porta tutti negli spogliatoi sul 40-19.

Ritmi blandi e tanti errori caratterizzano le prime fasi della ripresa in cui il punteggio non si schioda dal 40-19 per circa 3’. Poi però è Ikangi a suonare la carica e a tenere i gialloblù avanti 47-23 al 24’, grazie ad una transizione ordinata che riesce a superare senza grosse fatiche la zona a tutto campo dei lombardi, tra i quali si distingue sotto le plance il centro Bayehe, protagonista dei minuti centrali della frazione (52-32 al 27’), prima di essere richiamato in panchina per aver già commesso 4 falli. Al suono della terza sirena, a distanza di 10’, le distanze sono praticamente invariate (61-42).

L’avvio di ultimo quarto è tutto di marca scafatese: la tripla di Rossato e la schiacciata di Mobio fanno volare la Givova sul 66-42 al 31’ e sul 70-45 al 33’. Lo statunitense Bryant prova a dare uno scossone ai suoi (70-51 al 34’). Ma è un fuoco di paglia, perché nei restanti minuti l’Acqua San Bernardo non riesce ad impensierire mai veramente gli avversari, che non fanno fatica ad aggiudicarsi il successo per 73-60.

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