Rischio biscotto tra Spagna e Croazia. Ma noi italiani potremmo arrabbiarci?

"Chi conosce il calcio e lo vive giorno dopo giorno sa cosa succede. In alcuni casi si dice meglio due feriti che un morto".

Era la fine di maggio quando il portiere della Nazionale, Gianluigi Buffon, in un'intervista a Sky si diceva assolutamente non sorpreso del fatto che, in Italia, a fine campionato molte partite di calcio fossero "biscottate". 

Un pareggio, un punto a testa, e stiamo tutti tranquilli. Chi segue il calcio sa che questo principio, base di frequenti accordi taciti tra due squadre quasi sempre impegnate nella lotta per non retrocedere, è purtroppo molto seguito in Italia. Certo che, però, da qui a giustificare la combine di partite, come fatto da Buffon con quella dichiarazione ce ne passa.

E così, dalle chiacchiere da web alle chiacchiere da bar dello sport, oggi un po' ovunque ci si chiede: ma se Spagna e Croazia "biscottassero" la prossima partita dell'Europeo, assicurandosi così entrambe il passaggio del turno ai danni dell'Italia, come tifosi italiani potremmo lamentarci?

In fondo, neanche un mese fa è stato proprio il nostro capitano a spiegare che "è meglio due feriti che un morto".

E ora, proprio noi italiani dovremmo chiedere che tra Spagna e Croazia esca "il morto" anziché i due feriti?

Quindi, la domanda che ci poniamo oggi in redazione - e che a questo punto poniamo anche a voi lettori - è la seguente: qualora Spagna-Croazia lunedì sera finisse 2-2 o 3-3 o 4-4, cioè se si verificasse il famoso "biscotto" come quello di Portogallo 2004 tra Danimarca e Svezia che ci eliminò, dovremmo scandalizzarci o consolarci sapendo che, in fondo, è così che va il pallone, come ci ha spiegato il nostro capitano?

Ecco il video di quel "biscotto" tra Danimarca-Svezia 2-2 del 2004 che ci eliminò dall'Europeo