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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Gregg Berhalter, c.t. statunitense, nella bufera: "Nel '91 presi a calci mia moglie"

L'allenatore della nazionale a stelle e strisce confessa pubblicamente l'aggressione ai danni della ragazza poi divenuta sua moglie, avvenuta fuori da un bar dopo un diverbio

Il mondo del calcio statunitense sotto shock per le dichiarazioni dell’allenatore della nazionale a stelle e strisce, Gregg Berhalter. Il cinquantenne c.t. americano ha infatti ammesso di aver picchiato nel 1991 Rosalind, la ragazza che poi sarebbe diventata sua moglie e con cui ha recentemente festeggiato le nozze d’argento. “Una sera, mentre eravamo in un bar locale – ricorda il tecnico in un’intervista – Rosalind e io abbiamo avuto un'accesa discussione che è continuata fuori. Il diverbio è degenerato e l'ho presa a calci nelle gambe. Non ci sono scuse per le mie azioni: è stato un momento vergognoso e di cui mi rammarico ancora oggi. All'epoca, mi scusai immediatamente con Rosalind, ma comprensibilmente, non voleva avere nulla a che fare con me. Ho raccontato ai miei genitori, alla mia famiglia e ai miei amici cosa era successo perché volevo assumermi la piena responsabilità del mio comportamento. Rosalind ha anche informato i suoi genitori, la famiglia e gli amici. Poi, dopo mesi, ho ricevuto una sua chiamata che mi chiedeva di incontrarci e chiarire, decidendo poi di ricostruire il nostro rapporto. In merito a quella sera, anche se le autorità non sono mai state coinvolte, ho cercato volontariamente consulenza per aiutare a imparare, crescere e migliorare, una delle decisioni più preziose che abbia mai preso. Fino ad oggi, quel tipo di comportamento non si è mai ripetuto”.

La Federcalcio Statunitense ha già provveduto ad avviare un’indagine conoscitiva – con la piena e fattiva collaborazione dell’allenatore – per fare ulteriore chiarezza sulla questione. Peraltro, il contratto di Berhalter con la United States Soccer Federation è scaduto a fine dicembre, con la prospettiva di una trattativa per prolungare l’accordo su base quadriennale (fino al 2026, anno dei prossimi Campionati del Mondo). Proprio durante la recente rassegna iridata in Qatar – che ha visto gli Usa uscire di scena negli ottavi di finale contro l’Olanda – una persona avrebbe preso contatti con la Federazione sostenendo di essere in possesso di informazioni in grado di “abbattere” Berhalter. “Io e mia moglie Rosalind – dice il commissario tecnico alla BBC - vogliamo condividere tutto e dire la verità. Questa è una storia che ci appartiene, ma speriamo che ci siano lezioni che possono essere preziose per gli altri”.

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