rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio / Roma

"Hysaj verme, la Lazio è fascista": lo striscione della vergogna

Il terzino ex Napoli, giunto a Formello sulle orme di Sarri, è "colpevole" secondo una parte (minoritaria) della tifoseria biancoceleste di aver cantato "Bella Ciao"

"Hysaj verme, la Lazio è fascista". Il vergognoso striscione è comparso ieri sul ponte di corso Francia a Roma. Il terzino albanesi ex Napoli, svincolato, giunto a Formello sulle orme del suo maestro Maurizio Sarri, è "colpevole" secondo una parte (minoritaria) della tifoseria biancoceleste di aver cantato "Bella Ciao", quando ha dovuto rispettare il simpatico rito di iniziazione, intonando davanti ai compagni una canzone a sua scelta in ritiro.

L'inno partigiano, noto in tutto il mondo, cantato da un calciatore con la divisa della Lazio ha provocato l'ira degli ultras di ultra-destra laziali, che si sono arrecati il diritto di chiedere spiegazioni, presentandosi prima presso il locale in cui si trovava la squadra e poi in hotel. Intervenuta la Digos. I video pubblicati sui vari social dai giocatori stessi che immortalavano la performance di Hysaj sono via via scomparsi.

"È compito della Società tutelare un proprio tesserato e sottrarlo a strumentalizzazioni personali e politiche che certamente in questo caso nulla hanno a che vedere con il contesto informale ed amichevole in cui si è svolto l’episodio. Il ritiro della squadra deve proseguire nel massimo impegno sportivo e nel clima di serenità che si è respirato fino ad oggi" ha comunicato la Lazio.

Franco Costantino, detto "Franchino", uno degli esponenti di spicco degli ultrà laziali, ieri aveva detto: "Storicamente la nostra è una tifoseria di estrema destra, e questo lo dichiaro anche con orgoglio. Quel 'Bella Ciao' cantato con la maglia della Lazio è una cosa fuori dal mondo, Hysaj ha sbagliato, non ci sono scusanti".  Non ci sta un grande del giornalismo sportivo come Riccardo Cucchi: "La Lazio non è fascista - ha twittato - Sono fascisti gli autori di quell'ignobile striscione. Rappresentano solo se stessi".

Stupisce che non sia stata la società a prendere le distanze in modo esemplare dalla frangia di tifosi che con orgoglio si dice fascista. Magari mettendo nero su bianco che "la Lazio non è fascista", non solo che è doveroso tutelare i propri tesserati (e ci mancherebbe altro). Sembra banale, ma non lo è. Così infangano una società centenaria. Non può e non deve succedere.

Aggiornamento 12.15: nella tarda mattinata poi la Lazio ha preso una posizione forte: "La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società" si legge in una nota.

"Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi - si legge ancora - per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale" conclude la società.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Hysaj verme, la Lazio è fascista": lo striscione della vergogna

Today è in caricamento