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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Lazio, “effetto-Provedel”: tra tatuaggi dedicati dai tifosi e l’esigenza di blindarlo

La rete del portiere in Champions contro l'Atletico è stata celebrata da diversi giornali europei ed il suo volto è finito anche tatuato sulla spalla di un tifoso. E potrebbe arrivare, a breve, il momento di vincolarlo al club in maniera ancora più salda

Chiamatelo “effetto Provedel”. Il portiere biancoceleste ha siglato all’ultimo secondo una rete da autentico rapace di area, con un perentorio stacco di testa che ha gonfiato la rete beffando l’Atletico Madrid. Un gol di cui si parlerà a lungo, non fosse altro per il fatto che nella storia della Champions League, una rete su azione da parte di un estremo difensore era stata segnata dal solo Bolat dello Standard Liegi. Ed una prodezza che è finita meritatamente nella lista dei potenziali “Gol of the week” della Uefa, che al termine di ogni giornata proclama il vincitore del premio in base alle votazioni del pubblico, oltre ad essere celebrata da diversi quotidiani e periodici sportivi europei.

C’è anche, però, chi ha voluto fare (o meglio ancora osare) di più. Sul profilo Instagram di Calciatori Brutti, infatti, è visibile un video che mostra la realizzazione di un tatuaggio su una spalla che ha come soggetto proprio il portierone della formazione di Sarri. Posa “epic”, ovvero quella a favore dei fotografi con braccia a “X” sul petto e con le dita il segno della vittoria, ed in basso l’abbraccio con i compagni esultanti pochi istanti dopo la rete che ha raddrizzato la sfida dell’Olimpico.

Ma oltre a ciò che l’inzuccata di Provedel ha rappresentato, per gesto tecnico e rarità dell’evento, c’è anche la parte più “pratica”. Cominciare la Champions con una sconfitta, che sarebbe stata peraltro la quarta nelle prime cinque uscite di campionato, non avrebbe sicuramente giovato alla classifica, e men che meno all’umore di una Lazio che ha avviato la stagione abbagliando con la luce emessa dalla vittoria al “Maradona”, ma finendo anche nel buio di due k.o. contro formazioni che coltivano aspirazioni decisamente diverse.

Con l’eco del boato dei tifosi nella notte di Champions che va pian piano spegnendosi, ora l’attenzione ritorna su un campionato che impone un brusco cambio di passo. Servirà recuperare il gap dal gruppo di testa, e servirà l’apporto del numero 94 biancoceleste – stavolta in versione portiere – per blindare la porta come già successo nella passata stagione. E forse, anche trovare il modo di tenersi stretto un giocatore che, complice la prodezza in Champions, ha finito con l’attirare diverse attenzioni, per sicurezza e qualità tra i pali ma anche per un età che depone a suo favore. Se è vero che la regola societaria non prevede adeguamenti all’ingaggio dopo un anno di contratto, in fondo esistono pur sempre le eccezioni…

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