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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il ritiro

Troppi infortuni: Mesut Özil lascia il calcio giocato

L'annuncio del centrocampista tedesco, che ha compiuto 34 anni lo scorso ottobre, arriva via social: il ritiro dopo oltre 600 presenze tra i professionisti e quasi 100 gettoni con la maglia della Germania

Mesut Özil appende le scarpette al chiodo. Il centrocampista tedesco di origine turca, considerato da molti come uno dei migliori interpreti del ruolo della sua generazione fornitissima di talenti crtistallini, ha annunciato il suo ritiro a poco più di 34 anni. Tante le problematiche fisiche che hanno caratterizzato le ultime stagioni, e che hanno impedito ad Özil di poter restare più a lungo a livelli di assoluta eccellenza toccati negli anni passati a Madrid ed Londra. Dopo essersi messi in luce nello Schalke 04 – con cui ha esordito in prima squadra a 17 anni – e nel Werder Brema, per la stella di Gelsenkirchen è infatti arrivata la chiamata del Real, con cui ha collezionato 159 presenze siglando 27 reti. Poi il trasferimento all’Arsenal: ha indossato la maglia dei “Gunners” per oltre 250 volte, prima di approdare nel campionato turco (Fenerbahce e Basaksehir). Ha complessivamente conquistato dodici trofei, tra cui lo scudetto nella Liga 2011/2012, ma il ricordo più bello resta quello del successo iridato ai Mondiali 2014 con la Germania, con cui ha messo insieme 92 gettoni conditi da 23 reti.

Il saluto di Özil a tutti i suoi tifosi è arrivato mediante social, con una lettera di ringraziamenti. “Ho avuto il privilegio di essere un calciatore professionista per quasi 17 anni – si legge nel messaggio – e sono incredibilmente grato per l’opportunità che mi è stata data. Ma nelle ultime settimane e mesi, dopo aver subito alcuni infortuni, è diventato sempre più chiaro che è arrivato il momento lasciare il grande palcoscenico del calcio. È stato un viaggio incredibile pieno di momenti ed emozioni indimenticabili. Voglio ringraziare i miei club: Schalke 04, Werder Brema, Real Madrid, Arsenal FC, Fenerbahçe, Basaksehir e gli allenatori che mi hanno sostenuto, così come i compagni di squadra che sono diventati amici. Un ringraziamento speciale ai miei familiari e agli amici più cari. Hanno fatto parte del mio viaggio fin dal primo giorno e mi hanno dato tanto amore e sostegno, nei momenti belli e in quelli brutti. Grazie a tutti i miei tifosi che mi hanno mostrato così tanto amore indipendentemente dalle circostanze e indipendentemente dal club che rappresentavo. Ora si guarda avanti con la mia meravigliosa moglie, Amine, e le mie due bellissime figlie, Eda ed Ela, ma potete stare certi che mi sentirete di tanto in tanto sui miei canali social. A presto”.

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