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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Una serie A per tutte le età: evergreen e giovani promesse della nuova stagione

Da Buffon e Pegolo a Traore ed Esposito. I più 'anziani' e i più giovani pronti a mettersi in gioco

Quasi cinque lustri, per l’esattezza 24 anni. Ecco la differenza di età tra un mito del calcio italiano come Gianluigi Buffon e Amad Traore, giovane promessa dell’Atalanta, promesso al Parma. Il prossimo campionato di serie A sarà un banco di prova importante i baby calciatori che hanno avuto modo di esordire, ancora minorenni, nel massimo torneo. E poi ci sono loro gli evergreen, gli intramontabili che con la loro esperienza e a dispetto di quello che dice la carta di identità possono spostare equilibri ed essere un valido supporto per società e mister nello spogliatoio.

I più 'anziani'

Leader della classifica è Gianluigi Buffon che a 42 anni e con un altro anno di contratto si metterà al servizio di Andrea Pirlo come dodicesimo del club bianconero. Un curriculum stellare dove manca solo la Champions, il grande obiettivo della Vecchia Signora. Insieme a Buffon c'è un altro portiere tra gli evergreen, ovvero Gianluca Pegolo. Classe 1981, in forza al Sassuolo dal 2013 e con un altro anno di contratto, Pegolo è lì, pronto a dare il suo contributo alla causa. Terzo gradino del podio per lui: Zlatan Ibrahimovic, uno che il numero uno lo vuole sempre e comunque. 38 anni e una classe che non si discute e cui si appiglia il Milan fino al 31 giugno 2021 per arrivare nell’Europa che conta. Al pari di Ibra c’è Bruno Alves, 38 anni, capitano del Parma ma non va dimenticato nemmeno Rodrigo Palacio (1983) del Bologna, oppure Fabio Quagliarella (1983) che tra Udinese, Sampdoria, Torino e di nuovo Doria non ha mai segnato gol banali. A  Firenze mentre ci si interroga sul futuro di Chiesa c’è un Franck Ribery (1983) che dopo una prima stagione segnata da problemi fisici vuole tornare protagonista. Se poi c’è bisogno di esperienza c’è anche Antonio Rosati (1983) del Torino oppure Pepe Reina (1982) che dopo Napoli e Milan proseguirà l’esperienza italiana con la Lazio a cui è legato fino al 2022. Se la Samp ha l’esperienza di Quagliarella, il Genoa ha quella di Goran Pandev (1983), dal 2015 con il Grifone.

I più 'giovani'

Gianluigi Buffon stava festeggiando lo Scudetto e la Supercoppa nel 2002 quando Amad Diallo Traorè nasceva a Abidijan in Costa d'Avorio. Oggi quel ragazzino che debuttò lo scorso ottobre in Atalanta-Udinese si prepara a giocare con maggiore continuità in A. Il suo passaggio al Parma (in prestito) è questione di ore secondo gli esperti. E chissà che insieme a lui i Ducali non riescano a prendere anche Sebastano Esposito (2002) attaccante dell'Inter che piace anche al Crotone e fatto debuttare da Conte in Inter-Parma (2-2). Il Sassuolo ha messo sotto contratto come professionista a tutti gli effetti Stefano Piccinini, difensore classe 2002, il cui esordio risale allo scorso 2 agosto contro l’Udinese. L'attaccante esterno Raul Moro piace e non poco in casa Lazio. Anche lui classe 2002, ex Barcellona, ha assaggiato la serie A nel match in casa della Juventus. Il debutto invece per Lucien Agoume (2002) fu con la sfida sul campo della Fiorentina. Il camerunese con passaporto francese dell'Inter piace allo Spezia per rinforzare la sua mediana. Denilson Edilson Cleonise Denilho è un classe 2001 del Genoa, olandese arrivato dall'Ajax e che ha potuto esordire nello 0-0 contro il Napoli durante la gestione Thiago Motta. Adesso c'è da capire il suo futuro mentre quello di Eddie Salcedo sembra quanto mai chiaro. L'attaccante italiano classe 2001 è legato all'Inter fino al 2024. Dopo vari prestiti cerca il definitivo salto di qualità. Il Bologna si è fatto avanti garantendo spazio e minutaggio. Un altro giovane lanciato dal Genoa, sempre sotto Thiago Motta, è Nicolò Rovella. Il classe 2001 è nel girone dell'Under 20 e di questo mediano se ne parla davvero bene in giro. Il contratto con scadenza 2025, rinnovato pochi giorni fa, la dice lunga. Stiamo parlando di Andri Fannar Baldursson, centrocampista islandese del Bologna, classe 2002 e già vincitore di un torneo di Viareggio. E sempre a Bologna c'è Musa Juwara (2001) arrivato nel 2016 dal Gambia approdando sulle coste italiane dopo un viaggio con un barcone carico di migranti. Aveva appena 14 anni.  Pa Potenza, dove era stato affidato ad una famiglia, il salto al Chievo Verona quindi al Bologna e il gol in serie A fino alla chiamata in Nazionale. Un profilo che non a caso è considerato tra i migliori al mondo.

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