Al via il 68esimo campionato di pallavolo di Serie A1. Primo anno senza retrocessioni
Sono 12 le formazioni al via, le prime 8 classificate parteciperanno alla Del Monte Coppa Italia
La pallavolo italiana rivoluzione il modo di fare sport in Italia. Sarà la crisi o la voglia di rinnovarsi, ma il volley cambia faccia. Il 68esimo campionato di pallavolo di Serie A1, prenderà il via il 7 ottobre, con una novità di rilievo: l'assenza di retrocessioni. Sono 12 le formazioni al via, le prime 8 classificate parteciperanno alla Del Monte Coppa Italia. Al termine del girone di ritorno le prime 10 classificate si affronteranno nei Playoff scudetto. Due società saliranno dalla serie A2.
Il regolamento sull'utilizzo dei giocatori in campo resta, invece, invariato: 3 giocatori di nazionalità italiana su 7 sempre in campo. La nuova stagione è stata presentata oggi a Roma al MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, dal Presidente della Lega Pallavolo Serie A, Diego Mosna e dal Presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Carlo Magri, alla presenza della Nazionale maschile medaglia di bronzo all'Olimpiade di Londra 2012, del Ministro dello Sport, Piero Gnudi e del Presidente del Coni, Gianni Petrucci.
"Il nostro mondo vede il calcio al primo posto - ha affermato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, durante la cerimonia, che ha visto la presenza anche della nazionale maschile - ma anche la pallavolo figura fra gli sport che stano aumentando il numero di iscritti. Il mondo del volley è bello e non tradisce mai lo sport italiano. Devo complimentarmi per la scelta di eliminare le retrocessioni, speriamo bene". La serie A2 ha invece 13 iscritte, la prima classificata salirà in A1 mentre un altro posto se lo giocheranno le squadre dal secondo al nono nella regular season.
Il bronzo di Londra è stato ricordato anche dal ministro per lo Sport, Piero Gnudi: "Tutti questi ragazzi sono esempi bellissimi, non solo per la federazione, ma soprattutto per i giovani - ha ricordato - In Italia abbiamo il problema che i giovani facciano sport, abbiamo la percentuale di giovani più bassa in Europa. Lo sport è strumento di educazione straordinaria".
