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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Luis Suarez e la truffa sulla cittadinanza a Perugia

Secondo le indagini della procura gli argomenti della prova d'esame sono stati concordati con il calciatore e la sua conoscenza della lingua italiana è "elementare"

La Guardia di Finanza sta procedendo all'acquisizione di documenti negli uffici dell'università per stranieri di Perugia in relazione a presunte irregolarità nella prova di certificazione della lingua italiana, svolta il 17 settembre scorso, dal calciatore uruguaiano Luis Alberto Suárez Diaz, necessaria all'ottenimento della cittadinanza italiana.

Luis Suarez e la truffa sulla cittadinanza a Perugia

Le indagini, coordinate dalla procura di Perugia e condotte dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, sono scattate a febbraio 2020 per fatti diversi e maturati nel contesto dell'università per stranieri. "Dalle attività investigative - sottolinea in una nota della procura firmata da Raffaele Cantone - è risultato che gli argomenti oggetto della prova d'esame sono stati preventivamente concordati con il candidato e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte da docenti dell'ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana".

"Oggi i militari della Guardia di finanza stanno procedendo all'acquisizione di documenti negli uffici dell'università finalizzata al riscontro delle condotte" contestate, si legge ancora nella nota, e alla "notifica di informazioni di garanzia per i reati di rivelazione di segreti d'ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici ed altro". 

Le intercettazioni sul caso Suarez

L'indagine su Luis Suarez e la truffa sulla cittadinanza a Perugia è dettagliata da una serie di intercettazioni in cui gli indagati parlavano del calciatore: "Non sa coniugare i verbi se non all'infinito", dicevano gli intercettati. "Non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1", aggiungevano. Gli indagati erano anche preoccupati per i giornalisti: "Se gli fanno due domande finisce nei guai". 

Suarez era arrivato quattro giorni fa da Barcellona a Perugia, dove ha svolto l'esame per ottenere la certificazione necessaria a ottenere il passaporto italiano ed essere tesserato come giocatore comunitario, con la Juventus in prima fila per l'uruguaiano. Nel decreto di sequestro probatorio si legge che la sessione straordinaria dell'esame " veniva istituita ad hoc unicamente per consentire il rilascio di una falsa attestazione di conoscenza della lingua italiana a livello B1 al calciatore Luis Suárez". 

E ancora: "Il discorso è che comunque… sul verbale non ho problemi a metterci la firma perché in commissione ci sono io e mi assumerò la responsabilità dell'attribuzione del punteggio. Il mio timore qual è che poi tirando tirando, diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno due domande in italiano e la persona va in crisi. Quindi un po' di preoccupazione ce l'ho perché è una gatta da pelare come se si fa male".

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