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Domenica, 28 Aprile 2024
La sentenza / Paesi Bassi

Il calciatore condannato a 18 mesi per aver accoltellato il cugino

Quincy Promes, giocatore dello Spartak Mosca e della nazionale olandese, non era presente al momento della sentenza. È coinvolto anche in un'inchiesta per droga

Quincy Promes, esterno d'attacco 32enne dello Spartak Mosca e della nazionale olandese, è stato condannato a 18 mesi di carcere per aver accoltellato il cugino nel 2020, durante una lite in casa per il presunto furto di una collana. L'ha deciso il tribunale di Amsterdam. Il calciatore non era presente al momento della sentenza. Vive in Russia da tre anni, dove è tornato nel 2021 dopo aver giocato un paio di stagioni all'Ajax e una al Siviglia.

Secondo la sentenza, Promes è stato condannato a una pena detentiva più lunga perché è un personaggio pubblico, nello specifico un calciatore, e "quindi dovrebbe dare il buon esempio su come comportarsi". Il tribunale, inoltre, ha riconosciiuto le aggravanti "per non essersi assunto la responsabilità per il suo gesto". L'olandese, 50 presenze e 7 gol con la nazionale, aveva già giocato a Mosca dal 2014 al 2018, dove ha vinto il campionato con l'allenatore italiano Massimo Carrera.

I guai giudiziari di Promes non finiscono qui: il giocatore è infatti coinvolto anche in un'indagine per traffico di droga. È accusato dalle autorità olandesi di aver importato centinaia di chili di cocaina attraverso il porto belga di Anversa nel 2020. L'indagine è ancora in corso.

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