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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Regno Unito

Violentatore pluricondannato incasserà 7 milioni vinti alla lotteria mentre era in carcere

L'uomo aveva acquistato il biglietto durante una uscita in licenza. Inizialmente gli era stato impedito di avere accesso completo ai soldi ma dopo una lunga battaglia legale ora potrà spenderli

Era stato condannato più volte per violenza sessuale e ora potrà incassare il jackpot da 7 milioni di sterline vinto grazie a un biglietto acquistato quando stava ancora scontando la sua pena. Sta facendo discutere nel Regno Unito il caso di Iorworth Hoare, soprannominato il 'violentatore del lotto'. Il 70enne britannico era stato condannato all'ergastolo nel 1989 per aver tentato di stuprare una donna, dopo che in precedenza, a partire dal 1973 aveva già subito sei condanne per stupro e altri reati sessuali.

Hoare acquistò il biglietto vincente del Lotto Extra nell'agosto 2004 mentre era in licenza per il fine settimana dal carcere di Leyhill, nel Gloucestershire. Dopo la vittoria non gli fu consentito l'accesso illimitato alla vincita a causa delle condizioni del suo rilascio dal carcere con licenza. Si ritiene che l'uomo abbia ricevuto un assegno mensile di 8.666 sterline dopo il suo rilascio nel 2005. Hoare poteva accedere poi al resto della sua fortuna solo se autorizzato dai fiduciari del fondo, composti da un funzionario del Ministero dell'Interno, dal suo avvocato e dal suo commercialista. Ma ora ne ha il pieno controllo di tutti i soldi vinti, più gli interessi, dopo aver vinto una causa durata 15 anni e avviata nel 2008.

Shirley Woodman, la donna che lui provò a violentare nel 1988, ha citato il suo aggressore per danni psicologici subiti quando ha saputo della vittoria al lotto, ma lui contestò la richiesta, sostenendo che le vittime di aggressioni sessuali devono presentare le loro richieste entro sei anni, cosa che lei non aveva fatto. Nel 2008, la signora Woodman ha lottato per far cambiare la legge, ottenendo una sentenza innovativa dalla Camera dei Lord secondo cui, nei casi di aggressione grave, i tribunali avrebbero avuto la facoltà di estendere il limite di tempo. L'anno successivo ha raggiunto un accordo extragiudiziale riservato e ha devoluto l'intero risarcimento in beneficenza. La figlia di Woodman, Shelley Wolfson, 67 anni, ha dichiarato al Daily Mirror che sua madre "ha dato tutti i soldi in beneficenza ed è quello che lui dovrebbe fare con i suoi soldi. Può fare del bene con quei soldi, come ha fatto mia madre".

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