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Sabato, 27 Aprile 2024
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Privacy su Facebook: professore universitario svela il "post bufala"

Inorridito dal numero di condivisioni dell'ennesima catena di Sant'Antonio, un professore universitario se la prende coi propri studenti che hanno condiviso la bufala, invitando loro a cambiare "mestiere"

Vi sarà capitato di vedere un appello su Facebook per tutelare la propria privacy ed evitare che Facebook utilizzi informazioni personali. Il testo, corredato pure di numeri di leggi, è il seguente:

A causa del fatto che Facebook ha scelto di includere un software che permette il furto di informazioni personali, dichiaro quanto segue: oggi, giorno 25 novembre 2014, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, testi, ecc… postati sul mio profilo. Per l’uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento.

Chi legge questo testo può copiarlo e incollarlo nella propria bacheca di Facebook. Ciò consentirà di porsi sotto la protezione del diritto d’autore. Informo Facebook, che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o fare qualsiasi altra azione contro di me, sulla base di questo profilo e / o dei suoi contenuti. Le misure di cui sopra si applicano anche ai dipendenti, studenti, agenti e / o dipendenti, sotto la direzione di Facebook. Le informazioni riservate sono incluse nel contenuto del profilo. La violazione della mia privacy è punibile dalla legge (UCC 1 1 1 1-308-308-308-103 e Lo Statuto di Roma). Tutti i membri sono invitati a pubblicare un annuncio di questo tipo, o se si preferisce, questo testo può essere copiato e incollato. Se non si pubblica questa dichiarazione almeno una volta, tacitamente si consente l’utilizzo di elementi quali foto, così come le informazioni contenute nell’aggiornamento del proprio profilo.

Peccato che sia una bufala vera e propria, che ogni tanto ricompare (grazie a BUTAC per la segnalazione).

Se ne dev'essere accorto anche il professore universitario Guido Saraceni, laureato in Giurisprudenza e docente di Informatica giuridica all’università di Teramo. E vedendo il numero di condivisioni, ha comunicato ai propri studenti, in maniera poco politically correct, di andare a iscriversi a "Scienze degli Snack al Formaggio", scatenando l'ironia (e l'approvazione) di quella parte del Web che si era accorta della bufala.

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Un'occasione in più per controllare sempre le notizie, prima di condividerle (almeno per non essere cacciati dall'Università).

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