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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Cinguetto, poi mi pento": così Twitter salva i politici

Il social network blocca due siti che raccolgono e archiviano i tweet pubblicati e poi rimossi dai parlamentari. Ma sul web è polemica: “Così si va contro la trasparenza e l’interesse dei cittadini”

I politici hanno l'immunità anche su Twitter. E' polemica sul web per la decisione del social network di bloccare l'attività di un sito specializzato nell'archiviazione di tweet dei politici, come quei cinguettii cancellati dopo pochi minuti per "pentimento" (con eventuali contenuti inappropriati o gaffe clamorose). Il sito internet era un utile strumento per i giornalisti e spesso fonte di imbarazzo per i politici.

Il sito si chiama Politwoops ed è in realtà una rete di siti attiva in diversi Paesi, tra cui l'Italia. Anche i profili Twitter di Politwoops sono stati sospesi dal microblog. La Open State Foundation (Osf), organizzazione che gestisce i siti di Politwoops, ha spiegato che Twitter le ha bloccato l'accesso alla piattaforma il ventuno agosto. Il microblog, secondo quanto riportato dalla Osf, avrebbe motivato la sua decisione spiegando di aver preso in considerazione "un certo numero di fattori", dunque non tenendo conto della distinzione tra politici e utenti regolari. Twitter ha bloccato anche Diplotwoops, un sito simile dedicato all'archiviazione dei tweet cancellati dai diplomatici.

Un danno, secondo la Osf, anche perché queste piattaforme "venivano usate e citate da giornalisti di tutto il mondo come strumento di trasparenza".

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(fonte foto viralbeat.com)

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