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Martedì, 30 Aprile 2024
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Sanremo 2020, i rumors sui cachet: Benigni al Festival per 300mila euro

L'attore e regista premio Oscar è atteso sul palco dell'Ariston nella terza serata del Festival

A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2020 parte puntuale l’indagine sui costi della kermesse e sui compensi erogati ai suoi protagonisti.

Dopo le voci sulle cifre che percepirebbero Amadeus e le sue co-conduttrici che si alterneranno sul palco dell’Ariston nelle cinque serate, Dagospia ha reso noto che per la performance dell’attore e regista premio Oscar Roberto Benigni atteso nella terza serata la Rai si preparerebbe a pagare 300mila euro. Un cachet che – fanno notare all’Adnkronos ambienti vicini al Festival – se fosse confermato, sarebbe in linea con le sue precedenti apparizioni al Festival (dove manca dal 2011) e con il contenimento dei costi imposto quest’anno all'evento. Basti pensare che lo scorso anno, proprio in questo periodo, Rai2 pagò circa 160mila euro i diritti sul materiale di repertorio necessario al confezionamento della serata 'C’è Benigni', mentre a Sanremo Benigni il 6 febbraio sarà presente in diretta su Rai1 con un monologo inedito.

Il regista e attore toscano è considerato una delle stelle di diamante dell’intero Sanremo 2020 che, tuttavia, non sembra prepararsi a passare alla storia per i super cachet, dettaglio che pare essere ancora uno scoglio per la trattativa con Georgina Rodriquez, fidanzata di Ronaldo, che faticherebbe ad accettare quanto offerto dalla Rai anche in riferimento ai cachet delle altre primedonne (la cifra si aggirerebbe intorno ai 20-25.000 euro a serata. L’anno scorso per Virginia Raffaele la Rai ne pagò 350.000 per le cinque serate e l'anno prima circa 400.000 per Michelle Hunziker).

Sanremo 2020, i pubblicitari: “I 300mila euro a Benigni sono uno cachet adeguato”

“Come in tutti i grandi eventi i conti si fanno comparando i costi con i ricavi. Sanremo è un'industria che produce qualcosa oltre i 30 milioni di euro solo di raccolta pubblicitaria, quindi se da un lato è frutto del buon senso essere attenti con le spese, dall'altro bisogna anche investire per mantenere attrattivo l'evento, che in questo caso specifico, è uno dei principali eventi mediatici italiani”: lo spiega Stella Romagnoli, direttore generale dell'Iaa International Advertising Association, l'associazione di esperti di marketing e comunicazione più rilevante a livello internazionale, presente in 50 paesi tra cui l'Italia: “Ritengo perciò che Rai, che ha una grande capacità produttiva e di gestione, nel caso di Benigni stia operando con giudizio: 300mila per Benigni di fatto un mezzo-cachet”.

“Non dimentichiamo che stiamo parlando di un Premio Oscar nonché di un'artista enorme, riconosciuto internazionalmente, che credo possa assolutamente valere un 'mezzo-cachet' di una qualsiasi altra rockstar”, ha concluso.

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