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Venerdì, 26 Aprile 2024
Tra scienza e stregoneria

Agricoltura biodinamica, alla Camera la legge della discordia sul "bio"

Si basa su pratiche non supportate da evidenze scientifiche, ma il testo ne prevede l'equiparazione con quella biologica. In cosa consistono, quali sono le differenze e il parere degli esperti

Approda domani, martedì 8 febbraio, alla Camera la discussione della proposta di legge sull'agricoltura biologica e biodinamica. Il testo le equipara. La decisione di mettere le due tipologie sullo stesso piano è stata aspramente criticata da esperti e scienziati, come la senatrice a vita Elena Cattaneo, eppure è ancora parte integrante della proposta di legge.
Cerchiamo quindi di fare chiarezza su cosa significa biologico e biodinamico.

Non tutto ciò che è "bio" è uguale

Per agricoltura biologica si intende "un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali". Ciò significa che tende ad avere un impatto ambientale limitato, in quanto incoraggia a:

  • usare l'energia e le risorse naturali in modo responsabile;
  • mantenere la biodiversità:conservare gli equilibri ecologici regionali;
  • migliorare la fertilità del suolo;
  • mantenere la qualità delle acque:

Ci sono precise norme in materia di agricoltura biologica, che puntano anche a favorire il benessere degli animali e impongono agli agricoltori di soddisfare le specifiche esigenze comportamentali degli animali. I regolamenti dell'Unione europea sull'agricoltura biologica "sono concepiti per fornire una struttura chiara per la produzione di prodotti biologici in tutta l'Ue. L'intento è soddisfare la domanda di prodotti biologici affidabili da parte dei consumatori, creando al contempo un mercato equo per i produttori, i distributori e i rivenditori". (Definizione ripotata dalla commissione europea ndr)

Con agricoltura biodinamica ci si riferisce a delle pratiche a oggi non supportare da studi scientifici e che si ispirano alle teorie del padre dell’antroposofia Rudolf Steine basata sull'interconnessione tra terreno e cielo. Determiunante l’utilizzo di specifici “preparati” come:

  • il preparato "500" o "cornoletame": prevede l'uso di letame bovino che viene inserito nel corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta, e successivamente sotterrato e lasciato fermentare per tutta la stagione invernale;
  • il preparato "502”: necessario procurarsi una vescica di cervo e riempirla con fiori di Achillea millefoglie. Anche in questo caso la vescica deve essere sotterrata per alcuni mesi, poi ciò che ne resta dopo la decomposizione deve essere sciolto in acqua e spruzzato sul campo;
  • il preparato “506” riguarda invece pezzi di corteccia all’interno del teschio di un animale domestico, ma ce n’è anche uno che si ottiene riempiendo uno degli stomaci di un bovino con fiori di vario tipo.

"Passo indietro di secoli"

“Equiparare con un automatismo l’agricoltura cosiddetta ‘biodinamica’ a quella biologica, come fa la norma in discussione, è antiscientifico ed è grave anche soltanto che domani la Camera ne discuta", commenta Riccardo Magi, deputato di +Europa-Radicali e componente della commissione Affari Costituzionali. Magi parla di "un passo indietro di secoli, non si può pensare che la politica voglia legittimare e addirittura favorire un metodo di coltivazione basato su teorie non supportate dalla scienza, inserendo nell’ordinamento giuridico qualcosa di simile alla magia. Ogni riferimento al termine ‘biodinamico’ deve essere rimosso dal testo, come auspicato di nuovo oggi dal premio Nobel Parisi, che lo scorso 22 novembre sul tema era stato rassicurato dal presidente Mattarella, la cui agenda tutti sposano salvo poi ignorare un’indicazione puntuale e grave come quella arrivata su questo specifico provvedimento”. "Lo scorso luglio - ricorda - anche il comitato per la Legislazione si era espresso chiedendo di non inserire termini ambigui in un testo normativo, e già in commissione avevo presentato alcuni emendamenti proprio per eliminare i riferimenti al ‘biodinamico’, che però sono stati respinti all’unanimità da tutti i gruppi. Ora mi appello di nuovo alla ragionevolezza dei colleghi deputati”.

Di un voto in Parlamento basato su "conoscenza e competenza" parla il Nobel Giorgio Parisi. Votare con conoscenza e competenza, prosegue Parisi, "vuol dire - dice all'Ansa - anche chiedere a chi le conoscenze le ha di metterle a disposizione delle Istituzioni, come accade ad esempio negli Stati Uniti, dove il Congresso ricorre in modo strutturato alla consulenza del mondo scientifico quando deve decidere su questioni delicate e tecniche. Se così fosse anche in Italia, le norme sull'agricoltura biodinamica non sarebbero arrivate neppure in discussione".

Nei mesi scorsi contro l'agricoltura biodinamica si era espressa la senatrice a vita Elena Cattaneo, biologa e farmacologa: "Il cornoletame, o preparato 500, è una pratica priva di fondamento scientifico ma un riconoscimento esplicito di legge sarebbe funzionarle ad assicurargli autorevolezza agli occhi del consumatore. Per questo va fermato".

Cosa succede in Parlamento

Di fatto i "giochi" sono aperti. La richiesta avanzata da più voci, come visto, è quella di eliminare i riferimenti all’agricoltura biodinamica dalla nuova legge. In questo modo non ci sarebbe l'equiparazione. Chi produre in modo biodinamico però potrebbe comunque usufruire delle dicitura "biologico" se ne rispetta i parametri. Si dovrà attendere il parere dei parlamentari.

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