rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Oltre la disabilità

Come si abbattono le barriere giuridiche

La novità annunciata dal Consiglio nazionale del Notariato: le persone affette da sindromi locked-in, impossibilitate a comunicare a gesti o con la voce, potranno partecipare agli atti pubblici senza l'ausilio di intermediari. Come? Grazie a un comunicatore con puntamento oculare

Le barriere sono ovunque, e non sono soltanto architettoniche. A volte sono visibili a occhio nudo, come uno scalino per una carrozzina, altre sono meno "tangibili", ma allo stesso tempo importanti, come la presenza in prima persona a una contrattazione giuridica. Infatti esistono persone affette da particolari patologie, come la Sla e altre sindromi sovrapponibili alla Sla, che a causa della loro impossibilità di comunicare con la voce o a gesti, hanno sempre dovuto ricorrere a un interprete durante un atto pubblico. Un limite non dovuto soltanto dalla presenza di un tramite, ma anche dal complesso iter necessario per richiederlo.

Come abbattere le barriere giuridiche

Una barriera, in questo caso giuridica, che adesso si sgretola, come spiegato durante il convegno “Il Notariato per il superamento delle barriere giuridiche”, in cui sono stati presentati gli strumenti che consentiranno la partecipazione diretta delle persone affette da sindromi "locked-in", malati con una piena consapevolezza cognitiva, ma allo stesso tempo "bloccati" da tetraplegia e paralisi. Una condizione che rende loro impossibile parlare, effettuare qualsiasi movimento e modificare l’espressione del volto. L’unico modo che queste persone hanno per comunicare è attraverso il movimento degli occhi.

La svolta grazie agli occhi (e alla tecnologia)

Una vera e propria svolta annunciata dal Consiglio nazionale del Notariato: uno studio realizzato dalla Commissione Studi Pubblicistici, ha riconosciuto possibile l’espressione diretta, e quindi senza l’ausilio di un interprete, attraverso l’uso di sistemi di comunicazioni alternativi. Quali? Gli occhi appunto. Con l’utilizzo di un comunicatore a puntamento oculare, i pazienti possono sfruttare l’unica parte ancora controllabile, potendosi esprimere in autonomia e partecipare in maniera diretta alla contrattazione giuridica e agli atti pubblici. Come funziona? Il paziente affetto da una sindrome "locked-in", osservando una tastiera su uno schermo, può selezionare con lo sguardo le lettere da digitare per esprimere i suoi pensieri.

La novità senza nuove leggi

Una novità che secondo il Notariato abbatte una grande barriera giuridica: "L’espressione verbale realizzata mediante gesti o movimenti del corpo esteriormente percepibili da parte del soggetto, con l’utilizzo di strumenti tecnologici, che risulti controllabile sia dal soggetto che l’ha emessa (e confermabile dallo stesso), quanto dal notaio e da altri soggetti deputati a tale controllo, è equiparabile a quella di un soggetto che può esprimersi con la propria voce". In questo modo, durante la stipula di atti notarili, il malato potrà esprimere direttamente le sue volontà utilizzando il puntatore oculare, senza dover impiegare un intermediario. Un grande passo che arriva, tra l’altro, senza dover ricorrere a una nuova legge: "Partendo dalla Convenzione di New York e dall’affidabilità degli strumenti tecnologici attualmente a disposizione dei soggetti affetti da Sla e sindromi ad essa assimilabili, il Notariato ha per la prima volta applicato in Italia il principio "dell’accomodamento ragionevole" che consente di semplificare alcune leggi, senza ricorrere a nuove norme". Una piccola vittoria e una barriera in meno, con la speranza che sia soltanto la prima di una lunga lista.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come si abbattono le barriere giuridiche

Today è in caricamento