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Domenica, 28 Aprile 2024
La stretta

Dengue, muro Italia: il piano per fermare le zanzare

In Italia arrivano i tamponi, volontari, in aeroporto per chi rientra da Paesi dove la malattia è endemica. Nuova circolare del ministero della Salute per alzare il livello di guardia. Vaia: "Nessun allarme"

In Sudamerica i contagi sono milioni, contro il rischio di una epidemia di Dengue in Italia arrivano i tamponi, volontari, in aeroporto per chi rientra da Paesi dove la malattia è endemica. Nuova circolare del ministero della Salute per alzare il livello di guardia, organizzando disinfestazioni accurate su navi e aerei. L'obiettivo è impedire che la zanzara aegypti, fino a oggi sconosciuta da noi, sbarchi in massa. La febbre Dengue è una malattia virale ancora poco diffusa in Italia, trasmessa agli esserei umani da zanzare che hanno punto persone infette. Questi i sintomi da tenere d'occhio.

Dengue: la nuova circolare del ministero della Salute

La nuova circolare per impedire l'arrivo della zanzara Aedes aegypti nel nostro Paese porta la data di ieri. "Occorre anzitutto specificare che le misure di vigilanza sanitaria si applicano ai mezzi di trasporto e alle merci che provengono dai Paesi in cui è presente l'Aedes aegypti, vettore maggiormente competente per la trasmissione della Dengue, nonché dai Paesi dove il rischio di contrarre la patologia sia frequente e continuo, secondo quanto riportato dai Centers for Disease Control and Prevention statunitensi", precisa il documento, elaborato dalla direzione Prevenzione del ministero della Salute.

Controlli sulle merci

Per quanto riguarda la vigilanza sulle merci, "che possono rappresentare un rischio per l'importazione di zanzare infette, (pneumatici usati, fiori recisi freschi e piante ornamentali che viaggiano in substrato acquatico, tronchi di legname esotico in cui possono persistere quantità di acqua anche minime, ma tuttavia in grado di permettere la sopravvivenza e la riproduzione di insetti)", nella circolare si sottolinea che "devono essere accompagnate da certificazioni che attestino l'avvenuta disinfestazione al momento della loro spedizione dalle aree affette, oppure devono essere sottoposte, a cura e spese degli importatori, ad appropriati trattamenti di disinsettazione con insetticidi prima della loro nazionalizzazione".

Certificati richiesti ad aerei da Paesi a rischio

"Gli aeromobili che provengono direttamente o indirettamente con scali intermedi da Paesi o territori a rischio" Dengue "devono possedere un certificato di disinsettazione (disinfestazione dagli insetti, ndr.) residua" che ha "una validità di 8 settimane". "Laddove un aeromobile, che abbia effettuato voli (diretti e indiretti, provenienti da Paesi e territori a rischio), in ambito di aviazione civile ovvero di aviazione generale, risulti sprovvisto di valida certificazione di disinsettazione residua, deve essere eccezionalmente sottoposto a disinsettazione, valida per singola tratta. Tale procedura deve essere riportata nella dichiarazione generale dell'aeromobile, con i dati identificativi dei dispositivi aerosol usati, conservando gli stessi a bordo (completamente o parzialmente usati), ai fini di un eventuale controllo dalle Autorità all'arrivo" conclude il documento.

"Nessun allarme in Italia"

"In Italia non c'è alcun allarme Dengue, come ha già ribadito il ministro Orazio Schillaci". Getta acqua sul fuoco Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, che a integrazione della circolare del 14 febbraio scorso ha firmato oggi l'ulteriore circolare sulle misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della Dengue.

"Abbiamo il dovere di prevenire ed evitare quindi che l'Aedes aegypti, maggiore responsabile della trasmissione della malattia Dengue, possa attecchire in Italia. A tal fine con questa circolare attiviamo ulteriori azioni di controllo nei punti di ingresso del Paese, in particolare sugli aeromobili e sulle navi che arrivano dalle aree ad alta incidenza o a rischio, secondo l'elenco delle agenzie sanitarie internazionali". "I nostri operatori delle Usmaf, attivi in porti e aeroporti - spiega - verificheranno che siano messe in campo adeguate azioni di profilassi quali ad esempio la disinsettazione e la disinfestazione e, ove necessario, le prescriveranno".

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