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Domenica, 28 Aprile 2024
Gli abusi

Ginnaste maltrattate: Stefania Fogliata patteggia, in Spagna un nuovo caso di palestra "lager"

L'ex allenatrice di Brescia ha chiesto scusa alle 11 ragazze vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, mentre a Maiorca è bufera su un prestigioso club sportivo: "Vomitavamo prima di pesarci"

Due storie di abusi fisici e psicologici che per decine di giovani ragazze hanno trasformato il piacere di praticare sport in una prigione di vessazioni. A Brescia si è chiuso con un patteggiamento a due anni di carcere il caso di Stefania Fogliata, allenatrice 30enne di ginnastica ritmica accusata di maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti delle sue allieve, minorenni, dell'Accademia Nemesi di Calcinato. 

"A mali estremi, estremi rimedi": maltrattamenti sulle ginnaste, allenatrice nei guai (today.it)

Il vaso di Pandora era stato scoperchiato la scorsa estate, a partire dai sospetti di una madre che aveva ravvisato i malesseri della figlia, giovanissima promessa della ginnasta che aveva però deciso di lasciare la palestra. Le frustate con i nastri per gli esercizi se l'impegno non era giudicato sufficiente, le punizioni per qualche etto in più sulla bilancia, gli imperativi su cosa mangiare, le umiliazioni e la pressione costante: quello che è emerso dalle indagini è un sistema di vessazioni dalle quali uscire e chiedere aiuto poteva sembrare impossibile, agli occhi di ragazzine giovanissime da anni avvezze ad un sistema di disciplina malato.

ll giudice dell'udienza preliminare ha accettato il patteggiamento e disposto una provvisionale di 2.500 euro di risarcimento per ognuna delle parti civili costituite. Alle 11 allieve, Stegania Fogliati ha scritto una lettera in cui si scusa e afferma di aver agito "per il loro bene".

"Una setta": il caso in Spagna

Intanto, in Spagna, un simile caso sta esplodendo nella prestigioso club sportivo "Centre de Tecnificació Esportiva de les Illes Balears". Anche qui, tutto è partito dalle denunce di tre giovani ginnaste, alle quali si sono sommate più di 20 testimonianze di professionisti in campo sportivo. Come riporta El País, le accuse vedono al centro Pedro Mir Homar, direttore tecnico del club e allenatore. 

Le ginnaste affermano di aver subito o assistito a costanti aggressioni fisiche e parlano di una "setta" dalla quale è difficile uscire. L'allenatore avrebbe instaurato un "sistema di terrore" per cui era normale allenarsi anche se infortunate o ricevere schiaffi quando un'esecuzione veniva sbagliata.

"Mi ha colpita tre volte e la terza ho finito per sanguinare dal naso, così mi ha detto: 'Mi porteranno in prigione a causa tua, mi stai spingendo al limite, mi hai fatto fare qualcosa che non volevo fare'. Mi sentivo in colpa, una persona cattiva, e mi vergognavo che tutti potessero vedere come mi picchiava", ha raccontato una delle ragazze al quotidiano spagnolo.

"Ricordo le code per andare a sputare o vomitare prima della pesata e perdere qualche grammo, il terrore con cui salivo sulla bilancia", dice ancora. "Se andavo a mangiare da McDonald's, il giorno dopo passavo un'ora a salire le scale per rimediare". 

Pedro Mir Homar continua a negare tutte le accuse. Un fascicolo era già stato aperto nel 2022 dalla procura minorile di Maiorca, poi archiviato in quanto gli eventi non sono stati ritenuti classificabili come reati.

La procura aveva invitato il governo delle Baleari a studiare l'applicazione di sanzioni amministrative, ma per ora senza risultati. Mir Homar non è nemmeno stato sospeso dal club in questione e recentemente si recato ad un evento per la coppa del Mondo in Germania insieme alla Federazione spagnola di ginnastica (Rfeg). Contattata da El País, che ha chiesto se ci fosse l'intenzione di intraprendere un qualche provvedimento, la Federazione ha replicato: "Non eravamo a conoscenza di questa vicenda fino alla pubblicazione di El País e stiamo attualmente raccogliendo informazioni".

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