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Venerdì, 26 Aprile 2024
La vicenda / Oristano

Maestra sospesa per le preghiere in classe: "Mi sento messa in croce"

Marisa Francescangeli si dice pronta a fare ricorso: "Non ho fatto nulla di demoniaco"

Ha ricevuto una sospensione per aver fatto recitare una preghiera agli alunni. Fa discutere il provvedimento disciplinare inflitto a Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria di San Vero Milis (Oristano), dopo le proteste di alcuni genitori, in particolare due mamme. L'episodio si è verificato il 22 dicembre scorso, ma la sospensione è arrivata solo il mese scorso. 

Francescangeli si trovava in un'aula per sostituire un suo collega e, visto che era Natale, ha deciso di far realizzare ai bambini un braccialetto rosso per rappresentare il rosario. Poco prima del suono della campanella, la maestra ha fatto gli auguri di Natale ai bambini: "Abbiamo recitato assieme il Padre nostro e l'Ave Maria. Insomma, per me normalità, non mi sembrava di avere fatto nulla di grave". La docente è stata convocata in presidenza lo scorso 2 marzo 2023 per firmare la notifica di sospensione di 20 giorni, a cui è conseguita anche una diminuzione dello stipendio.

La maestra non ci sta. E si difende. "Sono stati i bambini", racconta a 'Repubblica', "il giorno prima delle vacanze di Natale, a chiedermi di recitare l'Ave Maria e il Padre Nostro e io avevo già avuto modo di parlarne con i genitori in precedenza. Quello stesso giorno sono stata chiamata a sostituire un collega assente in un'altra classe e, avendo con me le perline che spesso utilizzo per far fare dei lavoretti ai bambini, ho pensato di proporre anche a loro di realizzare dei rosarietti". Francescangeli sostiene che gli alunni a cui insegna sono tutti di religione cattolica. "Se così non fosse stato" dice, "mi sarei posta il problema sul fare o meno una preghiera". L'insegnante racconta dunque di aver ricevuto molte manifestazioni di stima e solidarietà di tanti genitori e colleghi. E non vede l'ora di tornare a insegnare "a testa alta" per riabbracciare i suoi studenti.  

La docente ha parlato anche al 'Corriere della Sera' raccontando di essere "fervente e devota alla Madonna". Quel giorno era stata chiamata a sostituire un collega in una classe di terza elementare, alunni che conosceva già. "Prima di uscire abbiamo recitato il Pater e l’Ave. Col braccialetto non penso di aver fatto niente di demoniaco". Anzi, gli alunni erano "tutti contenti". Francescangeli respinge invece l'accusa di aver segnato la fronte dei bambini con olio benedetto. "Ho portato l’olio da Medjugorie, l’ho dato ai bambini e loro se lo sono messi l’uno con l’altro, come in un gioco".  Ora si dice pronta a fare ricorso: "Quello che è accaduto è un'ingiustizia grave ed è bene che venga alla luce. Mi sento messa in croce". 

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