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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cambio vita / Brescia

Rinuncia al contratto a tempo indeterminato per allevare gli alpaca: l'incredibile storia di Marta

Il racconto della giovane, passata da educatrice ad allevatrice: "Durante una fiera mi sono ammalata di "alpachite" acuta". Poi è riuscita a realizzare il suo sogno

Lo vorrebbero fare in tanti, anzi è probabilmente il più grande desiderio di tutti: trasformare la propria passione in un lavoro. Marta Cerri lo ha fatto per davvero: coniugando la professione - e la competenze - di educatrice all'amore per gli animali. A 38 anni gestisce una fattoria sulle colline moreniche del Garda, dove alleva teneri e buffi alpaca (ma non solo). Insieme ai soffici camelidi originari del Perù e agli altri animali, allieta le giornate di tanti bambini degli asili e delle scuole elementari, come quelle degli anziani delle case di riposo.

Una scelta coraggiosa, intrapresa nel 2014: "Avevo un lavoro con contratto a tempo indeterminato come educatrice in una comunità per minori, quando decisi di licenziarmi e aprire un’azienda agricola. Nessuno avrebbe scommesso su di me: ero giovane e senza terreni di proprietà", racconta candidamente a distanza di 10 anni.

E le difficoltà non sono mancate, tanto da costringerla a fare parzialmente dietrofront e a lavorare part-time per una cooperativa sociale. Non si è però arresa e ha realizzato il suo sogno: oltre a gestire la fattoria di Prevalle - dove organizza attività ricreative, escursioni, laboratori e corsi estivi - Marta ha predisposto progetti ad hoc di "pet therapy" per le scuole e gli asili. 

La fattoria di Prevalle

Nell'oasi di 15 ettari che gestisce - oltre agli adorati cani Marvel, Chicco, Golia e Dugge - convivono tre capre tibetane, due pecore, un pony, conigli nani e giganti di tutte le razze, cincillà, tutta la famiglia di roditori, galline ornamentali, un riccio africano e 19 alpaca. La svolta per la 38enne bresciana è arrivata proprio quando, nel 2017, ha incontrato per la prima volta il buffo muso di un alpaca.

"Ero alla fiera di Travagliato cavalli – racconta –. In un box abbastanza nascosto intravedo un animale strano, che non avevo mai visto prima e subito sono andata a curiosare. Sono rimasta esterrefatta: la loro bellezza mi ha lasciata senza parole. Nei giorni successivi continuavo a pensarli e durante la notte continuavo a sognarli, finché mi sono decisa ad andare a visitare uno dei pochi allevamenti esistenti nelle "vicinanze" (sono in Trentino alto Adige e in Toscana). Grazie al mio compagno e ai suoi genitori, che ci  hanno appoggiato ed aiutato, abbiamo acquistato i primi esemplari: Thor, Hulk, Dora e Elsa. Da lì è iniziata la malattia, tipica di tutti gli allevatori di alpaca: l'alpachite acuta. Li ho scelti anche perché si prestavano benissimo anche alle attività con persone disabili: non tutti hanno la possibilità di montare a cavallo e l'alpaca come soluzione alternativa è la migliore".

La carica degli alpaca nelle scuole

Dolci e sofficissimi - non ci si stanca mai di toccare il loro manto - pazienti e affettuosi: gli alpaca di Marta attraggono lo sguardo di tutti i bambini che incontrano, conquistando in un attimo la loro attenzione e quasi sempre il loro cuore. La meraviglia fa sempre capolino negli occhi dei bimbi che li vedono per le prima volta e li portano a spasso nei boschi che circondano la fattoria, come nei giardini di scuole e asili, e non li vorrebbero più lasciare.

Gli alpaca infatti non si cavalcano ma si portano al guinzaglio, esattamente come si fa con i cani. Una carica di morbidezza e tenerezza pronta a invadere, anche quest'anno, asili e scuole della nostra provincia. Tantissimi anche gli eventi in calendario alla fattoria di via Case Sparse a Prevalle. 
 

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