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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Morire in monopattino: quanto sono pericolosi?

Si torna a discutere sulla sicurezza dei monopattini elettrici dopo il caso del 13enne morto a Sesto San Giovanni. In Toscana ok a una proposta di legge regionale che ne regolamenta l'utilizzo, compreso l'uso del casco

La morte di un 13enne caduto da un monopattino mentre percorreva una pista ciclabile a Sesto San Giovanni riporta in auge il dibattito sulla sicurezza di questi mezzi elettrici. Dalle autoscuole arriva la richiesta di regolamentare la micromobilità con i monopattini elettrici e qualche mese fa l'Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni e trasporti (Onlit) aveva lanciato un allarme proprio definendo i monopattini "in assoluto il mezzo più pericoloso in circolazione" e indicando come "aggravanti" il fatto che "non hanno targa, girano sui marciapiedi e non c'è obbligo di casco, pur viaggiando al doppio della velocità delle biciclette e con un equilibrio più precario". A Milano, secondo l’Onlit, nel 2019 i 15mila monopattini stimati hanno fatto registrare 273 incidenti, elevando il rischio al 2%, 5 volte quello delle auto e quasi il doppio rispetto bici, e feriti nel 92% dei casi.

Sull'onda di diversi incidenti anche mortali che si sono recentemente registrati (l'ultimo qualche settimana fa a Firenze, dove è morto un ragazzo di 27 anni), proprio ieri in Toscana la Giunta ha dato il via libera all'unanimità alla proposta di legge per l'utilizzo dei monopattini richiesta dal presidente della Regione Eugenio Giani. E Firenze si prepara dal 1 dicembre a introdurre l'obbligo del casco per tutti.

Monopattini elettrici, cosa dice la legge: chi può portarli e in quali condizioni

La legge 28 febbraio 2020, n. 8, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge cosiddetto "decreto milleproroghe", ha introdotto, tra le altre cose, anche disposizioni sulla circolazione dei "dispositivi per la micromobilità elettrica e sui veicoli atipici". La norma, oltre a prorogare di dodici mesi il termine di conclusione della sperimentazione, portandolo al 27 luglio 2022, disciplina la circolazione dei monopattini elettrici, anche al di fuori dell'ambito della sperimentazione, e dei segway, hoverboard, monowheel e degli analoghi dispositivi elettrici di mobilità personale.

Possono guidare i monopattini sia i maggiorenni sia i minorenni che abbiano compiuto 14 anni. Per gli under 18 è obbligatorio l’utilizzo del casco. Dal 2020 i monopattini elettrici sono equiparati ai velocipedi. Questa equiparazione riguarda esclusivamente i "monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità" definiti precedentemente dal decreto sulla Micromobilità dell’anno precedente, ossia in una potenza massima di 0,5 KW ed entro i 20 km/h.

La circolazione dei monopattini elettrici, per effetto dell'equiparazione ai velocipedi, non è soggetta a particolari prescrizioni relative all'omologazione, approvazione, immatricolazione, targatura, copertura assicurativa. Per circolare su strada, però, devono rispondere a determinate caratteristiche. Devono infatti avere un motore elettrico di potenza nominale continuativa non superiore a 0,50 kW (500 watt) e un limitatore di velocità che non consenta di superare i 25 km/h quando circolano sulla carreggiata delle strage (nelle aree pedonali la velocità massima non deve superare i 6 km/h). Devono essere dotati di un campanello per le segnalazioni acustiche, avere componenti specifici per monopattini elettrici, riportare la marcatura "CE" e da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità, e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, devono essere equipaggiati con luci bianche o gialle anteriori e con luci rosse e catadiottri rossi posteriori per le segnalazioni visive ed in mancanza non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano. Non possono infine avere il posto a sedere per chi li guida in quanto destinati ad essere utilizzati da quest'ultimo con postura in piedi.

La "legge pilota" in Toscana sui monopattini elettrici

Secondo la proposta di legge approvata dalla Giunta in Toscana i monopattini elettrici possono circolare nelle aree consentite ai velocipedi, nel rispetto delle indicazioni della segnaletica e delle limitazioni e prescrizioni impartite dagli enti proprietari della strada o dal comune; fra queste prescrizioni vi può essere l'utilizzo del casco per tutti, non solo per i giovani dai 14 ai 18 anni, sulle strade regionali. La proposta di legge, un sorta di "legge pilota" dal momento che nessuna Regione è intervenuta fin qui sulla questione, dovrà poi essere esaminata in consiglio, in commissione e poi in aula. "In presenza di particolari caratteristiche strutturali dei percorsi o dell'ambiente urbano suscettibili di dar luogo ad elevato rischio di collisioni o cadute accidentali la Regione e le province provvedono a regolare la circolazione dei monopattini elettrici anche con l'obbligo di indossare il casco protettivo conforme alle norme tecniche di riferimento", si legge nella delibera.

"Noi offriamo sulla questione del casco un riferimento per i sindaci e i presidenti delle province che nelle strade di loro proprietà possono fissarlo proprio perché lo auspica la legge regionale. Come Regione possiamo intervenire perché fra la legislazione concorrente consentita alla regioni rispetto alla legislazione statale, vi è la materia della sanità in cui rientra l'incolumità pubblica e quindi la sicurezza stradale e quella della polizia locale ed urbana", ha spiegato Giani. La proposta è stata accolta favorevolmente ma c'è anche qualche voce critica, ricorda La Nazione, come quella del sindaco di Prato (e presidente Anci) Matteo Biffoni, il quale ha sottolineato l'esigenza di un confronto aperto con le società di sharing "perché rischiamo di perdere un servizio utilizzato molto dai turisti, in città come Firenze e Pisa" considerato che "non tutti possono portarsi dietro un casco". Per il sindaco di Carrara "l'introduzione del casco è una misura di buon senso, ma potrebbe non bastare" mentre è necessario "lavorare sulla consapevolezza: sulle strade, tutti noi siamo potenzialmente pericolosi, qualsiasi mezzo guidiamo".

A Firenze intanto dal 1 dicembre scatterà l'obbligo del casco per chi usa i monopattini, come previsto da un nuova ordinanza sulla sicurezza stradale firmata dal sindaco Nardella (una precedente era stata annulata dal Tar). L'obbligo scatterà dal primo dicembre per dare tempo alle società di sharing di mettersi in regola dotando i monopattini a noleggio di alloggio per il casco. Intanto il Comune accompagnerà questo obbligo con una serie di misure volte da un lato ad agevolare la diffusione di questo presidio per la sicurezza e dall'altro a promuovere ulteriormente l'utilizzo dei monopattini, considerati un importante mezzo per lo sviluppo della mobilità sostenibile. Una delibera che sarà approvata a breve prevedrà alcuni incentivi per l'acquisto di caschi protettivi da parte degli utenti e una ulteriore delibera consentirà l'ampliamento del servizio di noleggio da 900 a 1200 mezzi ma solo alle compagnie che avranno sui nuovi monopattini il dispositivo porta-casco.

Le richieste di autoscuole e Aci sui monopattini

Confarca, confederazione italiana che rappresenta oltre 2.500 scuole guida sul territorio nazionale, chiede di regolamentare micromobilità. Già lo scorso 13 luglio aveva sollecitato la Commissione Trasporti della Camera sulla necessità di introdurre un attestato per l'abilitazione alla guida dei monopattini elettrici e l'obbligo del casco. La confederazione delle scuole guida chiede che venga introdotto un attestato per l'abilitazione alla guida dei monopattini elettrici, una sorta di patentino che sarà conseguito anche dai minorenni dopo 4 ore di formazione. Riferendosi all'incidente di Sesto San Giovanni, Christian Filippi, segretario nazionale della sezione autoscuole di Confarca, ha affermato: "Non è il primo sinistro che si verifica, e temiamo che non sarà nemmeno l'ultimo Nella relazione che abbiamo presentato lo scorso 13 luglio già c'erano casi di incidenti mortali, anche all'estero, avvenuti alla guida di monopattini elettrici che, ribadiamo, sono facilmente manomettibili". Secondo Filippo, è fin troppo facile "truccare" un monopattino: "Spesso, viene manomessa la centralina elettronica e il monopattino va più veloce. Non ci vuole certo un ingegnere elettronico per manometterli. È un gioco da ragazzini, ed i nativi digitali sanno modificare il software".

Qualche settimana fa il presidente dell’Automobile Club Italia (Aci) Angelo Sticchi Damiani era intervenuto audizione in commissione Trasporti alla Camera, nell'ambito dell'esame della proposta di legge dedicata alla circolazione dei monopattini elettrici. Una proposta che prevede l'omologazione per la produzione, regole omogenee, una targhetta di riconoscimento, obbligo del casco, formazione e obbligo d'assicurazione per quelli più potenti.

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