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Venerdì, 26 Aprile 2024
I numeri parlano chiaro

Per i non vaccinati la mortalità è 25 volte più alta rispetto a chi ha fatto il booster

Tutti i dati del nuovo report settimanale dell'Istituto superiore di sanità

La mortalità per covid oggi in Italia è nei non vaccinati circa 25 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. È quanto emerge dalla versione integrale del report settimanale dell'Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicato sabato mattina. Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età superire ai 12 anni, nel periodo 10 dicembre 2021 - 9 gennaio 2022, risulta circa otto volte più alto per i non vaccinati (78,6 decessi per 100.000 abitanti) rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (9,5 decessi per 100.000 abitanti) - riporta il documento - e circa 25 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (3,2 decessi per 100.000 abitanti).

Le persone non vaccinate contro il covid, inoltre, finiscono in terapia intensiva circa 27 volte di più rispetto a chi ha fatto la dose booster. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione di età superiore ai 12 anni, nel periodo 17 dicembre 2021 - 16 gennaio 2022 risulta circa 14 volte più alto per i non vaccinati (38,4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (2,8 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) e circa 27 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1,4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti).

Con il booster c'è il 95% di protezione dalla malattia grave

La dose booster del vaccino anti Covid-19 protegge al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio rispetto a quanto avviene nei non vaccinati: lo indica l'Iss nel suo 'report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale'. L'efficacia del vaccino, intesa come "riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati" nel prevenire la malattia severa, è inoltre del 90% nei vaccinati con ciclo completo (due dosi) da meno di 90 giorni, del 91% in chi ha avuto le due dosi da 91 e 120 giorni, e dell' 85% in chi le ha avute da oltre 120 giorni.

Dall'inizio dell'epidemia al 2 febbraio scorso sono stati diagnosticati e riportati 2.332.231 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 13.055 ospedalizzati, 212 ricoverati in terapia intensiva e 44 deceduti, emerge ancora dalla versione integrale del report settimanale dell'Iss.

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