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Sabato, 27 Aprile 2024
Nodi da sciogliere

Obbligo vaccinale, super Green pass a lavoro, smart working: le nuove misure antiCovid sul tavolo

Cabina di regia, incontro con le Regioni e poi il Cdm: governo al lavoro per chiudere il dl con le nuove misure di contrasto al coronavirus. Tutti i dossier da discutere

Estensione del super green pass per (alcuni) lavoratori, obbligo vaccinale per i più fragili e per fasce d'età più a rischio, smart working per la Pa e nuove regole per dad e scuola. Sono questi i principali temi sul tavolo del governo, al lavoro sulle nuove misure per contenere l'aumento dei contagi e la corsa della variante Omicron.

Obbligo vaccinale, c'è il decreto legge

Alle 15 la cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazine delle forze dei maggioranza per chiudere il dl con le nuove misure. In agenda a seguire un confronto con le Regioni e poi il Consiglio dei ministri.

Secondo fonti presenti all’incontro, si sarebbe trovato un accordo in cabina di regia per l’obbligo vaccinale per gli over 50. Si sarebbe parlato anche di estensione del green pass rafforzato sul posto di lavoro per gli over 50. Stralciata la proposta di una ulteriore restrizione green pass rafforzato per l'accesso a servizi Pa, servizi economici, servizi personali - salvo eccezioni essenziali - per tutti, indipendentemente dall'età.

Nella bozza del dl Covid sarebbe indicato anche a partire dal 15 febbraio l'obbligo di esibire il super Green Pass anche per i lavoratori pubblici e privati, compresi i lavoratori in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto 50 anni. 

Super green pass e obbligo vaccinale, la politica divisa

Molti i nodi da sciogliere, diverse le sensibilità e le proposte politiche. Prima della cabina di regia, Pd, Italia Viva e Forza Italia si sono già detti a favore dell'obbligo vaccinale, così come il ministro della Salute Roberto Speranza. Dal Nazareno è filtrata la posizione del Pd di riproporre obbligo vaccinale "come via maestra per affrontare il tema della crescita di contagi in corso", chiarendo come l'obbligo sia "l'unico modo, a nostro avviso, per fare chiarezza ed evitare di infilarsi in distinzioni di età o di funzioni che finiscono per essere portatrici più di equivoci che di soluzioni". Più tiepida la Lega, con un apertura all’obbligo ma solo per gli over 60, mentre nel M5s le posizioni sono più contrastate.

Ancora più divisiva per il momento la proposta dell’estensione del super green pass per tutti i lavoratori. Tra le possibilità al vaglio prima della cabina di regia anche quella di andare verso una stretta solo su alcune categorie più a rischio, come ad esempio gli anziani, che potrebbero mandare in affanno il sistema sanitario nazionale, o le categorie di lavoratori considerate più maggiormente esposte. Sarebbe questa, secondo fonti di governo citate dall'Adnkronos, la linea che sembra prevalere in queste ore a Palazzo Chigi. 

Maggioranza divisa anche sul tema dello smart working. Il ministro Renato Brunetta sembra irremovibile, ricordando l’esistenza di norme che già consentirebbero un uso flessibile del lavoro agile per non tornare a un lockdown come nel 2020. Il M5s invece resta favorevole al lavoro a distanza.

Le proposte delle Regioni

Sul tema della scuola, il governo sembrerebbe orientato a confermare il rientro in presenza dal prossimo 10 gennaio. Le Regioni, che avevano chiesto un parere del Cts sulla questione, hanno stilato un documento con alcune proposte al governo per la revisione delle regole di gestione dei casi di contagi nelle classi. Dalle Regioni sarebbe arrivata anche la richiesta di modificare il calcolo dei ricoveri per Covid. I governatori vorrebbero che questo calcolo fosse rivisto non includendo nelle statistiche dei ricoverati per Covid quei malati che, ricoverati per altri motivi, sono stati per prassi sottoposti al tampone e trovati positivi magari asintomatici. Il calcolo dei ricoveri incide sulle statistiche legate alla pressione negli ospedali fino alla definizione delle fasce legate alle restrizioni.

Un altro tema che le Regioni dovrebbero portare sul tavolo è anche quello dell'eventuale somministrazione della quarta dose di vaccino: se il governo intende procedere in quella direzione allora per i governatori è necessario organizzarsi fin da subito. Altra questione emersa è quella su una valutazione di un uso più ampio dei test fai da te ai fini dello screening in alcuni contesti di comunità.

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