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Venerdì, 26 Aprile 2024
La decisione

Il super green pass è stato prorogato fino al 31 marzo

Lo ha deciso il Governo durante il Consiglio dei ministri del 14 dicembre che ha prolungato lo stato di emergenza

Il decreto legge approvato oggi in Consiglio dei ministri oltre alla proroga dello stato di emergenza prevede anche la proroga del cosiddetto Super Green pass. Il Green pass rafforzato oggi è in vigore fino al 15 gennaio ma il decreto stabilisce che nelle zone bianche fino al 31 marzo 2022 dovrà essere usato per le attività che sono oggetto di limitazioni in zona gialla. Questo vuol dire che resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi.

Di fatto l'equiparazione fra zona bianca e zona gialla che prima valeva solo nel periodo delle feste, cioè dal 6 dicembre al 15 gennaio, è stata prorogata fino al 31 marzo. Restano in vigore altresì le norme relative all’impiego del Green Pass e del Green Pass rafforzato e ai test antigenici rapidi gratuiti (per chi non si può vaccinare) e a prezzi calmierati, ovvero 8 euro per i minori e 15 euro per i maggiorenni.

Fino al 31 gennaio inoltre una nuova ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza ha imposto una a tretta sugli ingressi in Italia dall'estero. Il provvedimento prevede "l'obbligo del test negativo in partenza per tutti i viaggiatori in arrivo anche dai Paesi dell'Unione europea" in apparente contrasto con le regole del Green Pass europeo nato proprio per riaprire i confini Ue. Inoltre per i non vaccinati "oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni". La commissione Ue ha chiesto chiarimenti in merito.

Una doverosa nota a margine sul nuovo decreto legge annunciato oggi dopo il Consiglio dei ministri riguarda anche la proroga dello stato di emergenza, giustificato dal Governo per snellire le procedure legislative e prorogare i poteri al Capo del Dipartimento della Protezione Civile e alla struttura del Commissario straordinario. Lo stato di emergenza introdotto il 31 gennaio 2020, come previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo 1/2008, non può superare i 12 mesi ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi: pertanto per la proroga oltre gennaio 2022 servirà quindi una legge ad hoc che dovrà avere il benestare del Parlamento. A meno che il Governo non ricorra ad artifici amministrativi che costituirebbero una prima volta giuridica, ovvero che quello in cui viviamo non sia lo stato di emergenza di cui la legge disciplina presupposti, scadenza e limiti, ma uno stato diverso, svincolato da paletti.

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