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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana: cosa cambia con la zona arancione

Un elenco delle norme e delle raccomandazioni e la lista delle regioni che saranno in fase di lockdown morbido da mercoledì 11 novembre. Per domani si attende il responso sulla Campania

Mentre il report 25 dell'Istituto Superiore di Sanità con i 21 indicatori che dovrebbero fotografare la situazione dell'epidemia di coronavirus nelle regioni italiane tarda ad arrivare, facendo slittare a oggi o domani le ordinanze del ministero della Salute e scatenando il totonomi sulle (fino a) sei regioni che potrebbero finire in zona arancione e attuare il lockdown "morbido" del Dpcm 3 novembre, vediamo cosa cambia nei divieti e nelle restrizioni in caso di passaggio. 

EDIT ORE 18,43: "Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l'esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell'Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni - Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana - nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì" 11 novembre. Secondo le ultime news l'agenzia Agi scrive che è in atto un'ulteriore verifica dei dati epidemiologici che riguarderà tutte le altre Regioni d'Italia. La giornata di domani, sempre a quanto si apprende, sarà interamente dedicata alla situazione della Regione Campania. Il ministro della Salute, Roberto Speranza - sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia - ha firmato poco fa una ordinanza che sarà in vigore da mercoledì 11 novembre e che pone in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria. Confermata in area rossa la provincia di Bolzano

Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana: cosa cambia con il passaggio da zona gialla a zona arancione

La differenziazione di partenza è tra zona gialla (rischio moderato), zona arancione (rischio medio-alto) e zona rossa (rischio alto). In tutte le zone è valida la regola del coprifuoco dalle 22 alle 5 salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. La prima differenza riguarda gli spostamenti fuori Regione, che sono consentiti nella zona gialla (ma è raccomandato di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni di necessità) e vietati in entrata e in uscita dalla zona arancione, sempre salvo esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Nella zona arancione restano infatti aperti la maggior parte dei negozi e “non sono previste limitazioni alle categorie di prodotti acquistabili”. 

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Sia nella zona gialla che nella zona rossa i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno. In più in entrambe le zone è in vigore la Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per la terza media. Nella sola zona arancione tutti i negozi sono chiusi fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità, così come i mercati (sempre salvo gli alimentari). Infine, le tre zone (gialla, arancione e rossa) condividono la capienza dei mezzi pubblici dimezzata al 50%, musei e mostre chiusi, corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.

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Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana: quali regioni andranno in zona arancione

La Liguria da mercoledì 11 novembre "diventerà zona arancione per i prossimi 14 giorni", fa sapere su Facebook il governatore della Liguria, Giovanni Toti. "Me lo ha appena comunicato il ministro Speranza - spiega -. Pur rimanendo perplesso sulla differenza di trattamento rispetto alla scorsa settimana, a fronte di numeri più o meno simili, ritengo sia doveroso non entrare in polemica con il governo e prendere atto di questa decisione. Indubbiamente i nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere", puntualizza Toti. 

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"Non ho nessuna polemica da fare, anche perché mi è stata data soltanto una anticipazione: non ho elementi di dettaglio per conoscere le ragioni, che leggeremo nel report ufficiale. Certo, non posso dirmi neanche sorpreso, visto che alcune voci circolavano da qualche giorno...", dice all'AdnKronos il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio, alla notizia che la sua Regione passa dalla fascia gialla a quella arancione, relativamente alla pandemia per il coronavirus. "Al momento, non sono in grado di capire se sulla lettura dei dati c'è oggettività di condivisione o meno. Ma una cosa posso dirla - aggiunge Marsilio - Questa zona arancione, rispetto alle zone gialle, non credo possa avere una speciale efficacia, si colpiscono soltanto i ristoranti e i bar, che vengono chiusi tutto il giorno... Ma qui non si tratta di fare il tifo per un colore o per l'altro: la verità è che tutta l'Italia sta peggiorando", conclude il governatore abruzzese.

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella conferma la zona arancione per la Toscana: "Ho appena parlato col ministro della salute Roberto Speranza che mi ha ufficialmente riferito che la Regione Toscana è entrata nella zona arancione, in quanto sono stati raggiunti i livelli che prevedono il passaggio a questa seconda fascia. Insieme alla Toscana vi sono altre regioni: il ministro prima di chiamarmi ha ovviamente parlato col presidente Giani. Credo che il nuovo regime restrittivo partirà da mercoledì". Ha parlato anche la governatrice dell'Umbria Donatella Tesei: "Siamo riusciti a dare risposte a tutti i cittadini che ne avevano bisogno":, ha detto la presidente della Regione intervistata da SkyTg24 dopo il passaggio da zona gialla ad arancione. Parlando di una disponibilità di 500 posti letto riservati all'emergenza Covid. Tesei ha parlato di un piano "modulare per cercare di non sottrarre tanto spazio alla cura delle altre patologie".

Il presidente della Basilicata Ugo Bardi invece minaccia ulteriori misure restrittive: "La decisione del ministro della Salute nasce a seguito dell'aumento dei casi positivi registrato negli ultimi giorni. Faccio appello al senso di responsabilità dei lucani perché in assenza di vaccino la pandemia si combatte con atteggiamenti estremamente responsabili", ha fatto sapere. "Solo seguendo le regole che tutti ormai conosciamo possiamo sconfiggere il virus e rallentare in modo efficace la sua diffusione. Non è escluso che a seguito della crescita dei contagi nelle prossime ore emetta una ordinanza con ulteriori misure restrittive".

"È una valutazione che Speranza mi ha trasmesso oggi pomeriggio con molta correttezza, del resto il Dpcm prevede che si tratti di un atto del ministro della Salute di intesa col presidente di Regione. Ho acconsentito, ho espresso il mio parere favorevole. Siamo 5 regioni, su un'altra, la Campania, si valuta il passaggio che potrebbe essere direttamente al rosso. Entriamo in una fascia che sostanzialmente è intermedia. Con spirito assolutamente costruttivo mi adoperero' per il rispetto di queste previsioni del Cts, di cui assolutamente mi fido. Mi adopererò perché i limiti vengano rispettati", afferma infine il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo a Zapping su Radio 1, in merito alla decisione del governo che stabilisce la zona arancione anche per la Toscana. Giani vuole lanciare un messaggio ai cittadini: "Facciamo un sacrificio ora per poterne uscire il prima possibile, un sacrificio che mi impegna ad aumentare l'offerta sanitaria e affinche' i comportamenti dei cittadini possano essere virtuosi per poter rallentare il virus". 

Da zona gialla a zona arancione: cosa cambia

Da mercoledì 11 novembre in fascia arancione saranno quindi sicuramente Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana. A questo punto, in attesa delle decisioni sulla Campania previste per domani, questo è il quadro della situazione: al momento sono in fascia rossa - che prevede tra l'altro il divieto di ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, la scuola in presenza solo fino alla prima media e la chiusura di negozi, bar e ristoranti - Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, cui si aggiunge la Provincia di Bolzano, entrato oggi in fascia rossa.

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In fascia arancione, considerata "intermedia" e che prevede il divieto di spostamento tra una regione e tra un comune e l'altro, sono collocate Puglia e Sicilia, cui si sono aggiunte dopo la Cabina di regia di oggi anche Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria. Rimangono in fascia gialla, che ha le misure restrittive valide in tutto il Paese (il "coprifuoco" dalle 22 alle 5, la chiusura di musei e mostre, la didattica a distanza alle superiori e la riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico) Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Veneto.

Al momento sono in fascia rossa - che prevede tra l'altro il divieto di ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, la scuola in presenza solo fino alla prima media e la chiusura di negozi, bar e ristoranti - Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, cui si aggiunge l'Alto Adige che si è autoproclamato 'zona rossa'. In fascia arancione, considerata "intermedia" e che prevede il divieto di spostamento tra una regione e tra un comune e l'altro, sono collocate Puglia e Sicilia. Mentre in fascia gialla, che ha le misure restrittive valide in tutto il Paese (il "coprifuoco" dalle 22 alle 5, la chiusura di musei e mostre, la didattica a distanza alle superiori e la riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico), sono tutte le altre: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto. Su alcune di queste pende il giudizio degli esperti, che hanno sul tavolo i nuovi dati settimanali.

L'articolo è stato aggiornato dopo la sua pubblicazione iniziale alle 5,07

Lockdown "morbido": le sei regioni verso la zona arancione

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