L’idea è di Piero Delfino e Serena Piras, una coppia di Cagliari che nel periodo post pandemia ha pensato di sviluppare una piattaforma che rispondesse alla crescente domanda di una serie di servizi a domicilio, dalla spesa alla cena appunto. Per questo nasce Cucina a domicilio, una start up italiana che sta cercando di rivoluzionare il settore degli chef e barman a domicilio.
Piero nella vita è webmaster ed è lui che si è occupato dello sviluppo della parte digitale del progetto, creando personalmente il sito web; Serena, invece, ha preso parte alla fase più creativa e di sviluppo dei contenuti. “Lo scopo è quello di riunire una comunità di chef e barman in un’unica piattaforma, facile e intuitiva per gli utenti, in modo che possano raggiungere un pubblico più ampio e variegato”, ci spiega il fondatore, “inizialmente volevamo offrire solo servizi di personal chef, poi ci siamo resi conto che queste due figure sono molto vicine, e perché no, possono lavorare insieme. Così abbiamo inserito anche i barman”.
Come funziona la start up Cucina a domicilio
Cucina a domicilio è una vetrina personalizzata che consente a chef e barman di farsi trovare facilmente dai clienti secondo il sistema di localizzazione, e pianificare gli eventi su misura insieme a loro. Chef e barman possono iscriversi liberamente al sito senza costi di registrazione, creare il loro profilo e inserire i servizi che offrono: il tipo di menù, le tariffe e le disponibilità. Possono anche cambiare in qualsiasi momento e in totale autonomia le date e l’area geografica in cui lavorano, il che garantisce il massimo della flessibilità, tramite un sistema completamente automatizzato.
Dall’altra parte i clienti, scelgono attraverso una varietà di professionisti, esaminando i loro stili di cucina e di miscelazione, leggendo recensioni e prenotando direttamente il servizio che meglio si adatta alle loro esigenze. Il contatto diretto, senza intermediari, permette una comunicazione rapida e semplice tra gli utenti e chi offre il servizio, semplificando la pianificazione della cena o del catering e assicurando una maggiore trasparenza nei costi dei servizi.
Cucina a domicilio. Gli sviluppi del progetto
Su cosa guadagna la piattaforma? Semplice: una volta che il cliente ha scelto e comprato il servizio, Cucina a domicilio trattiene il 10% dell’importo guadagnato dal professionista.
Un progetto che è ancora in fase embrionale, nato nel 2022 con la fase di sviluppo e lanciato a maggio 2023, ma che potrebbe funzionare molto bene. “Abbiamo avuto diversi iscritti inizialmente, adesso stiamo contattando anche le scuole culinarie e di barman per spandere la voce e arricchire la piattaforma con più figure professionali”. Piero e Serena stanno ancora perfezionando degli aspetti per migliorarne le prestazioni, ma hanno le idee molto chiare: “Abbiamo creato una piattaforma verticale, dedicata solo ed esclusivamente a questo settore, con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento a livello nazionale e posizionarci nel mercato. A questo proposito, una volta raggiunto un certo numero di iscritti, vorremmo sviluppare anche un’app per facilitarne la fruizione del pubblico”.
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