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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Genova, massacra la vicina e nasconde il cadavere sotto il letto per tre giorni

La vittima era scomparsa da tre giorni. Fermato il 34enne figlio dei vicini: a scoprire il cadavere sotto il letto è stata la madre mentre puliva la stanza

Da venerdì non si avevano più notizie di Anna Carla Arecco, pensionata di 85 anni residente nel quartiere del Lagaccio a Genova. Giorni frenetici di ricerche, poi la svolta drammatica: il corpo senza vita della donna è stato trovato dai carabinieri sotto il letto dell'abitazione dei vicini, una coppia che conosceva l'anziana. 

A nascondere il cadavere, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il figlio della coppia, Pierluigi Bonfiglio, 34 anni, che è stato fermato e portato in caserma nella tarda serata di lunedì. Al termine di un serrato interrogatorio, l'uomo ha confessato di aver ucciso la Arecco per questioni di soldi e di averne nascosto il corpo sotto il letto per tre giorni, continuando a dormirci sopra come se nulla fosse. Davanti al magistrato, però, poche ore dopo, Bonfiglio ha ritrattato la confessione e ha accusato il suo pusher

L'omicidio, con tutta probabilità, è avvenuto sabato. Anna Carla Arecco, come confermato a GenovaToday anche dal nipote, aveva infatti parlato con la figlia al telefono venerdì sera, ma il giorno successivo era risultata irrintracciabile: "L'ultima volta che l’abbiamo sentita è stata venerdì sera intorno alle 19. Con mia madre si sente tutte le mattine, ma sabato mattina, quando l'ha chiamata sia a casa sia sul cellulare non ha risposto".

A scoprire il corpo è stata la madre di Bonfiglio, che stava pulendo la stanza del figlio. Alla vista della vicina nascosta, la donna ha avuto un malore. Giunti sul posto, i carabinieri hanno ascoltato il racconto della donna e poi hanno rintracciato il figlio, con precedenti legati alla droga. Bonfiglio ha ucciso Anna Carla Arecco, colpendola alla testa con un oggetto contudente, proprio nel tentativo di trovare soldi per acquistare la droga, come lui stesso ha raccontato agli investigatori. 

I familiari di Anna Carla Arecco avevano controllato l’appartamento della donna già sabato, senza trovare traccia di lotta o di effrazione e notando il portafoglio e il cellulare in casa, intonsi: "La casa era perfettamente in ordine e mancava qualche anello e un orologio, ma c'erano comunque altri oggetti di valore, e ripeto, la casa era in ordine". La denuncia è stata sporta domenica, proprio vista l'improbabilità di un allontanamento volontario della donna.

I primi rilievi effettuati dalla Scientifica avrebbero evidenziato tracce di sangue nell’appartamento del 34enne fermato, che ora deve rispondere delle accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. 

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