Esce dal carcere per un permesso, torna con un cellullare (e altro) nello stomaco
Il ragazzo è stato accompagnato al pronto soccorso dove ha espulso i corpi estranei senza bisogno di interventi chirurgici
Aveva ingoiato un telefonino, il suo cavetto e alcune dosi di hashish: voleva portarli all'interno del carcere minorile Cesare Beccaria, ma è finito al pronto soccorso. Come riporta MilanoToday, il ragazzo, uscito per un permesso premio, è tornato normalmente nella struttura ma una volta in cella ha accusato un malessere. Gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno quindi accompagnato al San Paolo. E al pronto soccorso è emersa la verità.
Tutto documentato dalle lastre allo stomaco. Nonostante abbia messo a rischio la propria vita, il protagonista è riuscito a espellere naturalmente i corpi estranei, evitando così interventi chirurgici. Il fatto è stato denunciato da Alfonso Greco, segretario lombardo del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe: "L'operazione di polizia ha dato i suoi frutti grazie anche al grande spirito di collaborazione e professionalità di tutto il personale del Beccaria, che nonostante i turni massacranti e numerose ore lavorative al giorno, riesce a evitare l'introduzione di droga e cellulari all'interno dell'istituto detentivo".
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