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Domenica, 28 Aprile 2024
Città Milano

Gli studenti occupano la scuola, la prof tira un'ombrellata: tensioni al liceo Parini

Il preside: "L'occupazione è un atto di fascismo"

Mattinata di tensione al liceo Giuseppe Parini di Milano, dove circa 400 studenti hanno aderito al presidio lanciato dal collettivo "Rebelde", occupando l'edificio. All'ingresso della scuola alcuni docenti avrebbero preso a discutere animatamente con i ragazzi, e, come riporta MilanoToday, sarebbe partita un'ombrellata da parte di un' insegnante.

L'occupazione dello storico liceo classico, fondato nel 1774, si somma a quelle già avvenute nelle scorse settimane da parte di altri istituti, tra cui il Severi-Correnti, il Virgilio, il Bottoni e il Beccaria. Al centro delle mobilitazioni studentesche il tema dell'uso della forza sui manifestanti, sulla scia dei recenti fatti di Pisa e Firenze, ma anche la questione mediorientale, con l'appello per un cessate il fuoco a Gaza. 

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Lo studente colpito: "Mi ha solo sfiorato, ma i picchetti non si sfondano"

"Mi ha solo sfiorato, l'altro studente però è stato colpito", ha dichiarato lo studente colpito dall'ombrellata. "E comunque i picchetti non si sfondano. Condanniamo il gesto di forza soprattutto perché protestiamo contro l'uso dei manganelli. Noi occupiamo per amore, per amore degli studenti e per la sanità mentale. Per opposizione a un governo che sentiamo lontano. Occupiamo per la libertà di manifestare dopo le manganellate a Pisa e a Firenze", ha spiegato.

Il preside: "Occupazione è atto di fascismo"

L'attenzione sul Parini non è diminuita dopo le prime ore della giornata. A dare visibilità alle vicende del liceo hanno contribuito non poco le dichiarazioni rese dal preside dell'istituto, Massimo Nunzio Barrella. L'occupazione "è un atto di fascismo. È una manifestazione violenta e antidemocratica. Una minoranza che impone la propria volontà alla maggioranza è il contrario della democrazia. Se impedisci con la forza a qualcuno di entrare in un liceo sei un violento. Queste cose non devono finire a pacche sulle spalle, non bisogna essere ambigui ma chiari su questo punto".

Dichiarazioni molto forti poi discusse in un'intervista al Corriere della Sera: "Forse a dire prigioniero politico ho esagerato, ma tutto il resto lo penso. Per me l’occupazione è un atto di fascismo e il fascismo non attecchirà mai al Parini. La stragrande maggioranza degli studenti e tutti i professori volevano entrare e gli è stato impedito. Hanno permesso a me di entrare, ho trovato le barricate all’inizio delle scale e ho lanciato via un banco per passare", ha spiegato il preside comunicando la ferma intenzione a rimanere all'interno dell'istituto per tutta la durata dell'occupazione, anche durante la notte. "Non me ne vado, non abbandono la nave. Se noterò la presenza di esterni o l’introduzione di sostanze stupefacenti e di alcolici, avviserò le forze dell’ordine", ha chiarito.

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