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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca / Lodi

Lodi, 18enne strangolata e "gettata" nuda in un campo

La giovane, probabilmente coinvolta in un racket di prostituzione, avrebbe incontrato il suo assassino mentre era da sola in strada. Poi, l'omicidio e il cadavere nudo "scaricato" in un campo. Fermato un 41enne con problemi psichici

LODI - Nuda, con gli occhi sbarrati e due fascette da elettricista attorno al callo. E' finita in un campo di mais di San Martino in Strada, nel Lodigiano, la vita di Lavinia Simona Ailoaiei,  18enne romena, "scaricata" e abbandonata lì dal suo assassino. Un assassino che ha un nome: Andrea Pizzoccolo, 41enne italiano con gravi segni di squilibrio psichico, che lo renderebbero un soggetto estremamente pericoloso, già fermato dagli inquirenti.

Il cadavere della giovane donna era stato trovato sabato pomeriggio da un agricoltore della zona. Un corpo minuto, dei capelli chiari a caschetto e poi quelle fasce strette forte attorno al collo che, come stabilito da un primo esame, l'hanno portata alla morte. Non è ancora del tutto chiaro se la ragazza sia stata uccisa nel campo o se sia stata portata lì dopo l'omicidio. Anche se il procuratore di Lodi, Vincenzo Russo, si è sbilanciato spiegando che "qualcuno l'ha ammazzata e successivamente l'ha scaricata già nuda sul posto per poi fuggire via". 

Quel che invece gli inquirenti vogliono capire è se la donna, come detto dallo stesso procuratore, "sia stata violentata prima di essere stata uccisa". Intanto, si fanno anche le prime ipotesi sulla dinamica dell'omicidio che, pare, dovrebbe essere avvenuto venerdì sera. La 18enne, probabilmente coinvolta in un racket di prostituzione, sarebbe stata per strada da sola e avrebbe incontrato il 41enne.

L'uomo, che ha confessato, ha raccontato di aver conosciuto la ragazza su Internet, in siti in cui la ragazza usava il nickname "Dora": si erano già trovati due giorni prima in un motel in provincia di Varese, poi si erano dati di nuovo appuntamento in un motel vicino a Lodi. L'uomo ha parlato di una sorta di gioco erotico, durante il quale avrebbe stretto attorno al collo della giovane una dopo l'altra le due fascette di plastica.

L'ipotesi di reato per lui è di omicidio volontario. All'uomo è stato contestato anche il reato di atti osceni su cadavere, perché avrebbe ammesso di aver consumato un rapporto sessuale quando la 18enne era già morta. Prima di buttare il suo cadavere in un campo e scappare via. 

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