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Martedì, 30 Aprile 2024
Foggia

Ruba il cellulare alla vittima di un incidente, poi ci ripensa: denunciato insieme al complice

È successo a Foggia: nei guai un uomo di 55 anni, l'autore del furto, e un 46enne accusato di favoreggiamento

Prima ha rubato il cellulare di Camilla Di Pumpo, una ragazza di 25 anni appena deceduta in un incidente stradale, poi ha deciso di consegnarlo avvalendosi di un complice. Un ''piano'' che però non è andato come aveva previsto l'autore del furto, un uomo di 55 anni di Foggia, denunciato insieme all'amico 46enne che aveva cercato di aiutarlo. Il senso di colpa oppure l'indignazione generata dalle immagini del furto finite in Rete, hanno spinto il responsabile a tornare sui suoi passi nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 gennaio. L'uomo ha cercato di riconsegnare lo smartphone avvalendosi dell'aiuto di un complice, ch avrebbe contattato la questura sostenendo di aver trovato il telefonino in un giardino di piazza Nuova, non molto distante dal luogo della tragedia.

I poliziotti non avrebbero creduto alla sua tesi. Dopo averlo incalzato con le domande, il 46enne avrebbe confessato che un amico gli aveva chiesto di fingere di aver trovato il cellulare, successivamente riconosciuto dal compagno di Camilla Di Pumpo e al momento posto sotto sequestro. Il responsabile – noto alle forze dell’ordine - è stato denunciato a piede libero, mentre il complice per favoreggiamento.

Nel frattempo proseguono le indagini che dovranno chiarire la dinamica del terribile sinistro e, oltretutto, chi realmente si trovasse alla guida dell’altra auto, atteso che potrebbe essere una persona diversa da quella che avrebbero ascoltato gli investigatori. La violenza dell’impatto, che ha coinvolto anche alcune autovetture parcheggiate, è stata tale da provocare il decesso della promettente avvocatessa.

Durissimo il commento dell’assessore regionale al Welfare, Rosa Barone: “Si corre, si sfreccia con le auto come se tutto fosse lecito e possibile. In ogni strada e a qualsiasi ora, tutto si può fare. Ma non è così e c'è chi paga con la vita e paga per sempre. E chi resta vivrà per sempre con una parte di cuore in meno, rotto".

Non è da meno il commento di Donatella Curtotti, prof. ordinario di Diritto processuale penale presso dipartimento di Giurisprudenza:''Stavolta sarò molto dura con questa città. Questa morte, come tante altre, è indirettamente il frutto di una città priva di rispetto verso gli altri, verso le regole, verso ciò che è comune e condiviso. La mafia è solo uno dei problemi sociali di cui è intrisa. Se questa città non decide di rifondare il suo senso civico, attraverso la classe dirigente e intellettuale, temo che il mio consiglio ai giovani sarà quello di andare via. Non piangiamo. Non cerchiamo responsabili. Sono capri espiatori. Ognuno di noi è responsabile per Camilla. Lei ci credeva in questa città".

I funerali della ragazza si svolgeranno domani alle 10.30 presso la chiesa del Santissimo Salvatore di via Napoli. 

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