"Vi ammazzo tutti": e i passanti si scattano i selfie con l'uomo armato
Incredibile a Jesi. Lunedì sera un uomo armato di due machete ha seminato il terrore in città e, mentre polizia e carabinieri cercavano di fermarlo, i presenti si scattavano le foto
ANCONA - Un po' la pioggia, un po' la paura. Lunedì sera, mentre il venticinquenne Precious Omobogbe piccone alla mano seminava il panico per la città, le strade di Jesi erano più o meno deserte. Ma i quasi cinquanta presenti non hanno voluto mancare all'appuntamento. Così, cellulare alla mano, in molti hanno scelto l'inquadratura migliore e si sono scattati numerosi selfie con il nigeriano alle spalle.
Il tutto mentre polizia e carabinieri cercavano di disarmarlo e di convincerlo ad abbandonare i due machete. L’uomo è stato infine bloccato e arrestato grazie anche al coraggio del capitano Mauro Epifani, comandante dell’Arma di Jesi, che si è avventato sul venticinquenne ed è rimasto ferito lievemente ad un fianco da un colpo di lama.
Altri due militari sono rimasti contusi nella colluttazione con Omobogbe che ad un fotografo ha detto "vieni che ti faccio vedere la sua testa" riferendosi al capitano. Durante la fuga avrebbe urlato, in preda a un raptus, "italiani, vi ammazzo tutti".
Non era la prima volta, tra l'altro, che il nigeriano delirava in preda a un raptus di rabbia. Tra gennaio e agosto era stato arrestato e liberato già quattro volte a Bologna, Pistoia, Fossato di Vico e a Jesi. (da AnconaToday)
