La Terra dei Fuochi uccide ancora: muore a 22 anni di leucemia
Si chiamava Annamaria e in venti giorni una leucemia l'ha uccisa. I genitori si appellano a padre Patriciello: "Ci aiuti a darci delle risposte". Intanto con l'arrivo dell'estate si temono altri roghi tossici
Brucia ancora la cosiddetta "Terra dei Fuochi" e le bonifiche delle area contaminate tardano ancora ad arrivare. Intanto ci si ammala di cancro sempre di più a queste latitudini. Il nesso tra tumori e inquinamento ambientale non è ancora scientificamente provato. Che ci si ammali più che altrove (in aree non industrializzate, per giunta) è però un fatto dimostrato anche da uno studio dell'Istituto Tumori Pascale di Napoli. E i cittadini a nord di Napoli e a sud di Caserta, questa correlazione la ritengono ormai un'evidenza.
Una tale evidenza, da cercare risposte e conforto in chi si batte contro questo stato di cose: “La terra dei fuochi ha fatto un'altra giovane vittima nel mio paese. Annamaria C. 22 anni una leucemia fulminante in soli 20 giorni l'ha distrutta. La mamma in chiesa ha letto una lettera. Annamaria le chiedeva cosa era stato a farle venire questo brutto male lei non ha saputo rispondere, doveva dirle la terra dei fuochi? Padre ci aiuti a dare risposte ai nostri figli in modo che riescano a capire che non è la terra che li fa morire ma la mano dell'uomo avido di denaro". Sono le parole giunte in una lettera a Padre Maurizio Patriciello, parroco di Cavaino, noto per la sua battaglia contro roghi e veleni, al fianco dei comitati.
Una lettera tra le tante, giunte al parroco. Una storia di disperazione tra le tante, troppe della Terra dei Fuochi. Intanto, "la stagione dei roghi" si avvicina: da anni, ormai, con l'arrivo dell'estate gli incendi illegali di rifiuti pericolosi (scarti tessili, pneumatici, vernici, solventi, amianto, plastiche e schifezze di ogni tipo) si moltiplicano. (da NapoliToday)
