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Lunedì, 29 Aprile 2024
Città Rimini

Uccise il vicino sfondandogli il cranio con un bilanciere: condannato a 15 anni

La sentenza ha fatto infuriare i familiari che volevano l'ergastolo per l'omicida. L'uomo era padre di quattro figli piccoli

Una sentenza che ha lasciato non poche polemiche. Edi Zegarac, 54 anni originario della Slovenia, ma cittadino italiano, è stato condannato oggi pomeriggio, lunedì 3 luglio 2023, dalla Corte di Assise di Rimini a 15 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a 4 anni di libertà vigilata. 

Zegarac ha ammesso di aver ucciso brutalmente, lo scorso 12 gennaio del 2022, il vicino di casa Nicola Donadio. Donadio aveva 50 anni, era originario di Chiaromonte (Potenza) e padre di quattro figli piccoli.

Brutale la dinamica del delitto: Zegarac sfondò il cranio di Donadio con un bilanciere di ferro dopo una discussione per futili motivi. L'omicida sottoposto a consulenza medica è stato definito capace di intendere e volere, ma con "una personalità disturbata".

I familiari di Donadio  parte civile nel processo, e presenti in aula questo pomeriggio al momento della lettura del dispositivo, da parte del presidente della Corte, il giudice Fiorella Casadei, hanno fatto sentire tutto il loro disappunto su una sentenza che ritengono "troppo lieve per la morte di un uomo". Il pm aveva infatti chiesto l'ergastolo considerando sussistenti le aggravanti di futili motivi e minorata difesa già contestate dalla Procura in udienza preliminare davanti al Gup.

Oggi però la Corte, non riconoscendo alcuna aggravante, in virtù della riforma Cartabia, e tenendo presente la precedente richiesta di abbreviato dell'imputato, ha applicato il beneficio dello sconto di pena anche se c'è stato dibattimento. Senza sarebbe stato condannato a 22 anni di carcere.

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