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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Super bollette ai terremotati: i consumi "fantasma" nella casa distrutta dal sisma

Case abbandonate, ma arrivano i conguagli. Il caso di un cittadino della provincia di Macerata che ha ricevuto una bolletta da oltre 2000 euro per la fornitura di luce e gas: "Indifferenza e noncuranza nei confronti di chi col terremoto ha perso tutto"

Castelsantangelo sul Nera, poco più di 200 abitanti che raddoppiano nei mesi estivi, è l'ultimo comune delle Marche prima dell'Umbria. Le scosse di terremoto - del 23 agosto prima e di ottobre 2016 poi - qui hanno distrutto case, chiese, cascine. Oggi nelle frazioni del paesino in provincia di Macerata l'unico movimento è quello di un gatto che si aggira tra i cumuli di macerie. Date le lesioni strutturali, Castelsantangelo sul Nera è un paese fantasma, disabitato da allora, con specifiche ordinanze di inagibilità e di inibizione di accesso adottate per la pubblica incolumità. Eppure a qualcuno continuano ad arrivare bollette sulle utenze domestiche. E' il caso di un cittadino della provincia di Macerata che ha ricevuto un maxi conguaglio da oltre 2000 euro per la fornitura di luce e gas per debiti in buona parte già prescritti o consumi calcolati anche per i mesi in cui la casa era stata abbandonata. L'utenza in questione è proprio nel paesino letteralmente distrutto dal sisma dell’agosto 2016.

Consumi "fantasma" nella casa terremotata

"Nonostante questo, la società fornitrice, ignorando le disposizioni specifiche previste dal Governo e dall’Autorità Energia (oggi Arera) oltre che i numerosi reclami dell’utente, ha emesso fatture calcolando consumi fino al gennaio 2017, quando la casa (nella foto sotto) era ormai abbandonata da cinque mesi", denuncia Confconsumatori Roma, a cui il cittadino si è rivolto. Nello specifico, l'uomo, assistito dell’avvocato Barbara D’Agostino, ha contestato tre bollette. La prima, da 807 euro, è riferita alla fornitura di energia elettrica: "Si tratta di un conguaglio per consumi dal 2009 al 2017 – spiega il legale, che abbiamo contattato al telefono – ovvero un periodo ampiamente prescritto, ma soprattutto i consumi presunti arrivano fino al gennaio 2017, a cinque mesi dal terremoto dell’agosto 2016. Se non bastasse, la fattura è illegittima e infondata sia per le disposizioni specifiche delle zone terremotate (delibera 252/2017/R/com) sia perché l’ultima lettura rilevata risale al 30 giugno 2016 per un totale di 1228 kwh, non si comprende quindi come possa essere rilevato un consumo di 3556 kwh al gennaio 2017".

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"Indifferenza e noncuranza nei confronti di chi col terremoto ha perso tutto"

Altre due fatture, da 409 e 1097 euro, sono relative alla fornitura di gas. "Anche queste due fatture sono da contestare per le stesse ragioni – ha commentato l'avvocato D’Agostino –. Infatti le ultime letture rilevate risalgono al settembre 2016 e non si comprende come possa essere rilevato un consumo di gas (peraltro molto alto) nei mesi tra agosto 2016 e gennaio 2017, quando la casa era stata abbandonata a seguito delle ordinanze sulla pericolosità della zona". Nel reclamo inviato dall’utente, Confconsumatori ha evidenziato il comportamento del fornitore: "Oltre ad aver determinato una situazione caotica e non trasparente – conclude la D’Agostino – i numerosi reclami dell’utente sono rimasti totalmente privi di risposta, un comportamento contrario alle disposizioni di settore e fortemente aggravato dalla indifferenza e noncuranza mostrate nei confronti di una persona che con il terremoto ha perso tutto. Anche per questo ci siamo riservati di segnalare il tutto alle Autorità competenti".

Le bollette per la casa terremotata e abbandonata

Le disposizioni dell'Autorità per l’energia 

Ma quali sono le agevolazioni per le popolazioni colpite dal sisma stabilite dall'Arera, disposizioni ignorate secondo la denuncia di Confconsumatori Roma relativa al caso del cittadino di Castelsantangelo sul Nera? Dopo la sospensione di sei mesi del pagamento delle bollette di energia elettrica, gas e acqua decisa subito dopo gli eventi sismici del 2016 per le popolazioni colpite dai terremoti del Centro Italia (di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), l’Autorità per l’energia ha stabilito che a partire dalla data degli eventi sismici, per 3 anni siano azzerate tutte le componenti tariffarie delle bollette di energia elettrica e gas, cioè non si pagheranno i costi relativi al trasporto e misura dell’energia e quelli per gli oneri generali di sistema; ugualmente per le utenze del servizio idrico non verranno applicati i corrispettivi tariffari per acquedotto, fognatura, depurazione e le componenti tariffarie UI di perequazione. L’azzeramento, applicabile solo sulle componenti regolate, per la famiglia tipo vale sulla spesa media annua una riduzione di circa 200 euro sia per la bolletta elettrica che per quella gas, mentre copre il 100% della bolletta del servizio idrico. Inoltre, alla ripresa della fatturazione gli importi relativi agli eventuali consumi dovranno essere rateizzati per un periodo minimo di 24 mesi, senza interessi. Per tutte le forniture (elettricità, gas naturale, gas diversi dal naturale distribuito a mezzo di reti canalizzate, acquedotto, fognatura e depurazione) verranno poi eliminati tutti i costi per nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni e/o volture. Le agevolazioni saranno applicate in modo automatico a tutte le utenze che già esistevano nei comuni colpiti dal sisma e anche a quelle delle strutture abitative di emergenza e sono cumulabili con il bonus elettrico e gas o con eventuali meccanismi di sostegno locali per la fornitura idrica.

Sae, nel Centro Italia casette da incubo

Le bollette esorbitanti per i terremotati

Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio hanno subìto un enorme danno economico a causa del terremoto. Il caso delle super bollette per gli sfollati del cratere sismico era già stato denunciato su questo giornale. Una spiacevole sorpresa per chi vive nelle cosiddette Sae, le "soluzioni abitative d'emergenza". In queste strutture non ci sono caminetti e non è consentito installare sistemi di riscaldamento alternativi come una stufa a pellet, salvo pregiudicare la garanzia con cui le casette sono state consegnate ai terremotati. Ecco dunque che chi prima solo per cucinare utilizzava il gpl, ben più caro del metano, ora in pieno inverno è costretto a tenere il riscaldamento acceso vita natural durante, con conseguente aggravio in bolletta. E in molti non riescono a pagare.

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