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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sparita nel nulla / Firenze

Kata, 50 giorni di buio

Ancora nessuna traccia della bambina di 5 anni, scomparsa nel nulla lo scorso 10 giugno dall'ex hotel Astor di Firenze, stabile occupato dove viveva con la mamma e il fratellino. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere cittadine

Le indagini proseguono, tra appelli e video da controllare, ma a quasi 50 giorni dallo scorso 10 giugno, la scomparsa della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez, per tutti Kata, rimane un mistero. La bimba peruviana di 5 anni è sparita nel nulla mentre si trovava nel cortile dell'ex Hotel Astor, a Firenze, dove viveva insieme alla mamma e al fratellino. Cinquanta giorni di buio e una sola domanda, sempre la stessa, dove è finita Kata? Gli inquirenti indagano a tutto campo, ma ancora non è arrivato un punto di svolta o un indizio decisivo. Dopo le infruttuose perquisizioni nei locali dell'ex hotel Astor, gli inquirenti hanno visionato le immagini delle 1.500 telecamere di sicurezza sparse per la città, con le immagini selezionate e mostrate ai genitori della piccola, sentiti più volte dai carabinieri. L'altra pista seguita dagli investigatori riguarda il "sottobosco" di illegalità scoperto nell'ex albergo: sono oltre 70 le persone interrogate nelle ultime settimane, ma nessuna ho fornito indicazioni utili sulla scomparsa della bimba. 

Kata, 50 giorni di indagini

Nei giorni scorsi è tornato a parlare il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, che segue il caso con i pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, che si è limitato a dare un breve aggiornamento: "Le indagini sono sempre in corso e continua anche l'analisi delle telecamere cittadine".Lo stesso Tescaroli, nelle settimane precedenti, aveva chiesto il "massimo riserbo e un impegno da parte della collettività, invitando coloro che sanno a riferire esclusivamente a quest'ufficio nell'interesse prioritario della piccola bimba scomparsa". 

Lo scorso 14 luglio sono state diffuse delle nuove immagini che mostrano la piccola poco prima di sparire. Kata sale le scale dell'ex hotel Astor di Via Maragliano, poi si ferma a metà dei gradini, infine riscende e scompare senza lasciare traccia. Un secondo video, diverso da quello diffuso subito dopo la sparizione, che tuttavia sembra aver fornito elementi utili agli inquirenti. Il caso rimane irrisolto, ma gli investigatori sono ormai certi di essere di fronte a un rapimento. Nelle scorse settimane i genitori della bambina hanno rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni e al sindaco di Firenze Nardella, chiedendo loro "di prendersi a cuore il caso". Il padre non ha mai avuto dubbi e ha più volte detto pubblicamente che "l'hanno rapita, è stato pianificato tutto". Forse Kata potrebbe essere una pedina di una vendetta o estorsione. Forse il racket degli alloggi, forse altri regolamenti interni tra gli altri occupanti dell'ex hotel. 

Le ultime immagini di Kata

Nel primo filmato diffuso dopo la scomparsa, in cui viene inquadrato l'ingresso dell'ex hotel Astor, si vede la piccola mentre si allontana da un gruppo di bambini, tra cui c'è anche il fratellino, per poi rientrare nello stabile occupato. Sono le 15.01 del 10 giugno scorso. Nel secondo video, qualche minuto dopo, si vede Kata salire e scendere da una rampa di scale, quelle esterne che sbucano sopra i muri di recinzione della struttura. Kata sale le scale esterne dell'ex hotel Astor, poi si ferma a metà dei gradini, infine riscende e scompare. Nell'inquadratura la bimba è sola. Non ci sono altre persone e non si vedono neppure ombre

Agli atti c'è anche un terzo video, o meglio una traccia audio. Sono le immagini riprese dalla telecamera di sicurezza di una pizzeria che si trova a circa 250 metri dall'ex hotel Astor alle 17 e 20 del pomeriggio. In quei minuti concitati, Katherine Alvarez, mamma di Kata, sta già cercando disperatamente la figlia. A pubblicare in esclusiva il filmato è stata la trasmissione di Rete4 "Quarto Grado". Nel filmato si sente un urlo che sembra quello di una bambina, e poi un rumore della portiera di un'auto che si chiude. Le immagini non aiutano a chiarire cosa sia accaduto. Si vede solo la tenda da sole dell'esercizio commerciale, poi due passanti e un'auto bianca che si allontana. La traccia audio potrebbe rafforzare l'ipotesi del rapimento per "vendetta", una delle piste su cui le forze dell'ordine continuano a indagare.

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