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Domenica, 28 Aprile 2024
Giallo / Firenze

La madre di Kata, scomparsa da un mese: "Gli investigatori hanno perso tempo, avvertiamo l'indifferenza dell'Italia"

Di Mia Kataleya Chiclio Alvarez, scomparsa nel nulla a Firenze, non è stata trovata una singola minima traccia in queste settimane. Dal 10 giugno al 10 luglio. Tanti giorni, troppi, senza una pista da seguire. La mamma: "Per me è ancora viva"

In un nuovo video gli ultimi istanti di Kata prima di scomparire

Di Kata, all'anagrafe Mia Kataleya Chiclio Alvarez, scomparsa esattamente un mese fa letteralmente nel nulla a Firenze, non è stata trovata una singola minima traccia in queste settimane. Dal 10 giugno al 10 luglio. Tanti giorni, troppi, senza una pista da seguire. E il caso pian piano è scomparso inevitabilmente dalle prime pagine dei giornali e dai telegiornali: "Io percepisco che Kata è ancora viva. Però ci sentiamo abbandonati, avvertiamo l'indifferenza dell'Italia. Ho l'impressione che non si stia facendo abbastanza per ritrovarla e che nei primi giorni si sia perso tempo prezioso a cercarla inutilmente nell'hotel", dice oggi al Messaggero Katherine Alvarez, la madre della bambina scomparsa un mese fa dall'hotel Astor, una struttura in disuso occupata da famiglie di peruviani, ecuadoregni e romeni.

Un mese senza Kata: cosa sappiamo sulla bambina scomparsa nel nulla

"Finora non l'hanno trovata qua, a Firenze. Magari l'hanno portata all'estero - aggiunge - Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall'Italia. Io mando la foto di Kata alle mie amiche, che la mandano a loro conoscenti in Francia o in Germania. In più la diffondiamo su internet. Ci sta che, se finora non l'hanno trovata qui, possa essere stata portata in un altro Paese. Devo pensare a tutto".

"Penso - dice ancora la donna - che gli investigatori hanno perso 10-11 giorni a cercare sempre nell'hotel, quando si sapeva sin dal primo giorno che non era lì. Da parte dell'Italia "sento una grandissima indifferenza da parte di tutti. Non so se dipende dal fatto che siamo stranieri. Nessuno si è avvicinato a me, a dirmi cosa fare. Nessuno di importante, nemmeno il sindaco. Ho solo l'aiuto del mio avvocato. Mi sono rivolta direttamente alla Meloni. Non capisco perché proprio mia figlia. Non conoscevo quasi nessuno lì dentro, né ho mai avuto grandi litigi".  Si cerca Kata.

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