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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, completato il trasbordo dei 450. Salvini: "Vadano a Malta o in Libia"

Il premier Conte all'Ue: "L'Italia non è più disposta a farsi carico in modo isolato di un problema che riguarda tutti i Paesi europei"

E' stato completato sabato mattina il trasbordo dei 450 migranti che erano a bordo di un barcone al largo di Linosa, causa dell'ennesimo attrito tra il ministro Salvini e le autorità maltesi: 176 persone sono infatti sul pattugliatore Protector, inserito nel dispositivo Frontex, e altre 266 sul Monte Sperone della Guardia di Finanza.

Otto persone, tutte donne e bambini, sono state già trasportate a Lampedusa dalla Guardia Costiera per motivi sanitari. Una donna è incinta. E dopo le tre donne e la bambina trasferite da Lampedusa a Palermo in elicottero, altri quattro giovani, tutti debilitati e con problemi di salute, sono stati accompagnati in elisoccorso in un ospedale del capoluogo siciliano. I giovani, sembra tutti minorenni, hanno ricevuto le prima cure dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo, al Poliambulatorio. Ma per le loro condizioni di salute non è stato possibile curarli nell'isola, da qui la decisione di trasferirli a Palermo dove sono stati ricoverati.

Il barcone, fatiscente e in legno, era partito ieri mattina dalle coste libiche di Zuara ed era poi entrato nella zona Sar (Search and Rescue) italiana. Ieri sera si trovava a poche miglia da Lampedusa e da Linosa, poi i pescatori della zona lo hanno visto cambiare rotta e puntare verso la costa siciliana.

"Sappiano Malta, gli scafisti e i buonisti di tutta Italia e di tutto il mondo che questo barcone in un porto italiano non può e non deve arrivare", aveva scritto venerdì il ministro dell'Interno Matteo Salvini sui social. Dopo un lungo braccio di ferro con Malta, che aveva preso in carico il coordinamento del soccorso senza però mandare navi e senza rendersi disponibile ad accogliere sull'isola i migranti, il governo italiano ha fatto dunque intervenire il pattugliatore della Finanza e la Capitaneria per scortare il peschereccio.

Barcone con 450 migranti fa rotta verso Lampedusa. Salvini: "Porti chiusi"

Secondo fonti del Corriere della Sera, la decisione del trasbordo è stata presa per non essere accusati di mancato soccorso. Il porto di sbarco dovrà essere scelto dal ministro Matteo Salvini e da Danilo Toninelli, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e al momento sul punto "è tutto fermo".

Salvini: "Vadano a Malta o in Libia"

E oggi il ministro dell'Interno rincara, ribadendo la sua linea al premier Giuseppe Conte: nessun porto italiano per i migranti. "Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo". Salvini insiste sull'opportunità che alle due navi venga data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia. Dunque, avrebbe detto, non verrà dato accesso ai porti italiani. "In Italia si arriva solo con mezzi legali'', ha spiegato il ministro dell'Interno. ''Si nutrono e curano tutti a bordo, mettendo in salvo donne incinte e bambini, ma non si arriva in nessun porto. Non possiamo cedere, la nostra fermezza salverà tante vite e garantirà sicurezza a tutti''. A Conte, Salvini ha sottolineato: ''Da quando siamo al governo, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sono sbarcate 27.000 persone in meno. Se vogliamo mantenere questi risultati positivi, non possiamo mostrare debolezze''.

Le due navi, intanto, sembrano fare rotta su Porto Empedocle (Agrigento), ma non è detto che sia la costa agrigentina la "prescelta" per lo sbarco. I due pattugliatori, il Monte Sperone della Guardia di finanza e il Protector del dispositivo Frontex, da più di un'ora stanno navigando verso Nord. La Capitaneria di porto di Porto Empedocle è in attesa di conoscere dal centro di coordinamento di Roma l'approdo delle due unità navali. Non c'è ancora alcuna certezza che la loro destinazione sia la costa agrigentina; sembra, infatti, prendere corpo l'ipotesi che il porto di sbarco possa essere quello di Pozzallo, nel ragusano.

E il premier Conte scrive all'Ue

"L'Italia non è più disposta a farsi carico in modo isolato di un problema che riguarda tutti i Paesi europei". E' quanto scrive, secondo fonti di governo, il premier Giuseppe Conte al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, oltre agli altri leader europei. Conte intende sollecitare l'applicazione immediata "dei principi affermati a fine giugno" anche all'ultimo caso dei migranti in mare. Il presidente del Consiglio sta lavorando per un accordo con gli altri Paesi Ue per una redistribuzione immediata dei 450 migranti recuperati a largo di Lampedusa. Se non ci saranno risposte dai partner europei, trapela da palazzo Chigi, in queste condizioni ai 450 non sarà consentito di sbarcare. A quanto si apprende, sarebbero tre le ipotesi in campo: redistribuzione immediata dei 450 con altri partner europei; contatti con Libia per il loro eventuale rientro sulle coste libiche, da dove sono partiti; permanenza a bordo delle navi dove fare riconoscimenti ed esami richiesti.

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