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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Bari

Lo sbarco a Bari di una nave con 800 migranti

Si tratta dei migranti giunti in Sicilia nelle ultime settimane e che hanno concluso il periodo di quarantena sanitaria

È attesa a Bari per domani o al massimo dopodomani una nave con 800 migranti. Come spiega Baritoday i migranti, fanno sapere dal Comune, non resteranno a Bari e saranno trasportati in altri luoghi per espletare le procedure di rimpatrio.  

Le 800 persone a bordo della nave Rhapsody di GNV sono giunti nelle ultime settimane in Sicilia e hanno trascorso il periodo di quarantena come stabilito dal protocollo Covid. 

La Prefettura di Bari avrebbe messo in moto la macchina organizzativa per la ricollocazione anche se si aspetta la comunicazione ufficiale del ministero dell'Interno. A quanto si apprende i migranti saranno trasferiti in altre località.

La notizia in qualche modo era già stata anticipata dal capogruppo di Fratelli d'Italia Melchiorre in un post su Facebook. I migranti a bordo sono stati tutti sottoposti a screening sanitario e quarantena.

Solo ieri era stato approvato dal consiglio dei ministri il nuovo decreto sicurezza che:

  • interviene sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Si prevede che, nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico di migranti via mare, il provvedimento di divieto sia adottato, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture, previa informazione al Presidente del Consiglio. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono pertanto eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.
  • riforma il sistema di accoglienza destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai titolari di protezione, con la creazione del nuovo “Sistema di accoglienza e integrazione”. Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione.
  • ripristina la protezione internazionale degli stranieri. La normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.

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