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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Italia

Migranti, il sindaco di Palermo "sospende" il decreto Salvini (e molti lo seguono)

Tra Salvini e Orlando si rinnova un duello a distanza sui temi dei migranti e dell'accoglienza. Ma nella breccia si getta anche il sindaco di Napoli De Magistris. I "porti chiusi" tengono in scacco 49 migranti mentre il ministro brinda "in divisa"

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha sospeso il Decreto sicurezza, il provvedimento voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"È disumano" spiega il sindaco Orlando che ha oggi inviato una nota agli uffici del Comune siciliano per chiedere di "svolgere una approfondita analisi dei profili giuridici che derivano dalla recente normativa nazionale conosciuta come Decreto sicurezza" e - di fatto - ha disposto la sospensione "per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica".

Il decreto sicurezza è anticostituzionale?

Nella nota, il sindaco di Palermo fa propri alcuni dei dubbi espressi nelle ultime settimane circa la costituzionalità del provvedimento, in particolare il punto secondo cui la mancata iscrizione anagrafica dei cittadini con permesso di soggiorno determinerebbe l'impossibilità di accesso a servizi fondamentali e garantiti quali ad esempio "la libertà di movimento, il diritto alla salute e alle cure tramite il Servizio sanitario e l'inviolabilità del domicilio".

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"Il nostro - ha sottolineato Orlando - non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro Paese".

In particolare Leoluca Orlando si è rivolto al ministro Salvini, sottolineando: "Il decreto sicurezza è un provvedimento disumano perché, eliminando la protezione umanitaria, toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti. Ma è anche criminogeno perché trasforma in 'illegale' la posizione 'legale' di chi ha regolarmente un permesso di soggiorno.

"Siamo davanti ad un provvedimento criminogeno: ci sono migliaia, decine di migliaia di persone che oggi risiedono legalmente in Italia, pagano le tasse, versano contributi all'Inps e fra qualche settimana o mese saranno 'senza documenti' e quindi illegali". 

Salvini contro Orlando

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde piccato: "Sarò presto a Palermo per consegnare ai cittadini una villa vista mare confiscata a un mafioso. Spero che nel frattempo il sindaco trovi il tempo di occuparsi dei tanti problemi della sua città, invece di disobbedire alle leggi sull`immigrazione approvate dal Parlamento".

"Orlando strumentalizza la questione dei migranti e della sicurezza, solo con l'obiettivo di distogliere l'attenzione dai problemi della città che non riesce e non sa risolvere" spiega il deputato della Lega all'Assemblea regionale siciliana, Tony Rizzotto.

"Mentre Palermo vive la peggiore emergenza rifiuti degli ultimi anni, il sindaco non ha niente di meglio da fare che 'disporre' la violazione della legge nazionale da parte degli uffici. Una vergogna che richiede un intervento sanzionatorio, se non la decadenza del sindaco".

Decreto sicurezza, sindaci contro Salvini

Nella breccia aperta dal sindaco di Palermo si getta anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rivendica di aver fatto subito questa scelta."Ho schierato la mia città dalla parte dei diritti - dice a Repubblica - noi applichiamo le leggi ordinarie solo se rispettano la Costituzione repubblicana. È obbedienza alla Carta e non disobbedienza civile. L'iscrizione all'anagrafe è fondamentale, consente alle persone di avere diritti"

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti afferma all'Adnkronos: "Dal punto di vista prettamente politico non posso che condividere la volontà di affrontare un problema che il decreto sicurezza crea ossia non poter dare determinati certificati e riconoscimenti anagrafici a persone richiedenti asilo e straniere. Il modo in cui il problema si affronta è da capire".

La fronda antisalvini incassa l'endorsment del candidato alle primarie Pd, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti: "Mi sento vicino al sindaco Orlando, al suo impegno contro l'odio e capisco la sua fatica per porre rimedio a norme confuse scritte solo per l'ossessione di fare propaganda e che spesso producono caos, più diffidenza e insicurezza per tutti".

Migranti, l'emergenza continua nel Mediterraneo

Intanto sono sempre bloccati in mezzo al Mediterraneo senza un porto disponibile dove sbarcare i 32 migranti dal 22 dicembre a bordo della nave Sea Watch e altri 17 dal 29 dicembre a bordo dalla Sea Eye.

''Con le condizioni meteo in peggioramento e considerando le rigide temperature invernali, è necessario trovare una soluzione rapida". È Ruggero Giuliani, medico e vicepresidente di Medici senza frontiere a far appello alle autorità europee ed italiane affinché si trovi al più presto un porto sicuro per questi naufraghi.

''Il 2018 si è concluso come l'anno della chiusura dei porti e del boicottaggio dell'azione di soccorso in mare con poche navi umanitarie rimaste a cui viene impedito di continuare un lavoro salvavita, fino a costringere cinquanta persone in condizione di fragilità a vagare per giorni nel Mediterraneo in attesa di un porto sicuro".

"Non è certo la chiusura dei porti a ridurre i flussi migratori ma al contrario aumenta i pericoli per chi attraversa il mare - sottolinea il vicepresidente di Msf - nel 2018 oltre 2.200 persone sono morte o risultano disperse nel tentativo di raggiungere l'Europa attraversando il Mediterraneo. Oltre 14.000 le persone respinte e costrette a tornare nell'inferno dei centri di detenzione libici dove i minimi diritti non vengono rispettati in alcun modo".

"L'anno nuovo comincia così: con donne, uomini, bambini che da 11 giorni attendono invano, in balia delle onde, l'approdo in un posto sicuro da parte di governi sordi e disumani che continuano a violare la legge del mare, i trattati e le convenzioni internazionali, oltre ai valori universali della solidarietà e della tutela della dignità umana".  È accorato l'appello che la senatrice Emma Bonino affida a Facebook per chiedere l'autorizzazione allo sbarco dei 49 naufraghi salvati dalle Ong 'Sea Watch' e 'Sea-Eye

"Penso alla disperazione di chi, dopo mesi o anni di violenze e privazioni nei centri di detenzione libici, oggi non solo non viene più salvato e accolto in Europa, ma ha due sole terribili opzioni: essere ricacciato indietro dalla guardia costiera libica o venire abbandonato in mare e annegare"

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